Italia, battere la Polonia per restare in Lega A: la situazione del gruppo 3. Mancini conferma il trio leggero

Nations League

Sfida quasi da dentro o fuori per gli azzurri: con tre punti si resta in Lega A, un pareggio rimanderebbe tutto alle ultime sfide, mentre un ko implicherebbe aritmeticamente la retrocessione in Lega B. Mancini sembra convinto a confermare il 4-3-3 con l'attacco leggero. In difesa occhio all'inarrestabile Piatek

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Domenica, allo stadio Śląski di Chorzów, per l'Italia sarà già dentro o fuori. Gli azzurri, infatti, si giocheranno una fetta importantissima del futuro nella Lega A. Contro la Polonia non si potrà sbagliare: un'eventuale sconfitta costringerebbe la Nazionale di Mancini a rassegnarsi aritmeticamente alla retrocessione nella Lega B. Una strada diventata tutta in salita per il nostro Ct dopo il negativo inizio di Nations League, caratterizzato dal pareggio nella gara di andata contro la selezione di Brzęczek e dal ko di misura contro il Portogallo, segnato dal gol partita di André Silva. La recente sconfitta dei polacchi per 3-2 contro i campioni d'Europa ha, poi, ridotto al minimo le possibilità per gli azzurri di vincere il gruppo 3, ma consegnato nelle mani dei ragazzi capitanati da Giorgio Chiellini il destino nelle proprie mani. Adesso, infatti, battere Lewandowski e compagni garantirà la permanenza nella Lega che conta, quella che dà la possibilità di conquistare in anticipo un posto per il prossimo Europeo, mentre con un pareggio il discorso sarebbe rimandato alle ultime partite di novembre, con il Portogallo a fare da bilanciere per le sorti delle due squadre.

Rispetto all'1-1 del Dall'Ara dello scorso 7 settembre, però, l'Italia scenderà in campo con un atteggiamento tattico diverso, pur rimanendo con il 4-3-3. Via, rispetto ad allora, Balotelli - out per scarsa forma fisica come Belotti - e conferma per l'attacco leggero, quello che tanto è piaciuto, almeno per un'ora abbondante, nell'ultima amichevole contro l'Ucraina. Il mancato successo contro gli uomini di Shevchenko ha ridimensionato la prestazione degli azzurri, ma la velocità e l'imprevedibilità, unita all'ottima qualità nel palleggio, hanno dato buoni segnali che fanno ben sperare in vista del ritorno contro la Polonia. Molto probabile, dunque, che a Chorzów sarà riconfermato il trio composto da Chiesa, Bernardeschi e Chiesa, con il Ct pronto a cambiare e sbrogliare la situazione a gara in corso se dovesse essere necessario. Contro la Nazionale di Brzęczek non basterà, però, concentrarsi solo sul reparto offensivo. L'attacco degli avversari, da Lewandowski a Milik per finire all'inarrestabile Piatek - a segno 13 volte con il Genoa e in gol anche contro il Portogallo - fa davvero paura e per fermarlo servirà grandissima attenzione e concentrazione in difesa. Concentrazione che sarà garantita dalla leadership dei due centrali della Juventus, Chiellini e Bonucci, quest'ultimo chiamato non solo a proteggere la porta di Donnarumma, ma anche a offrire la prima fase di impostazione, in appoggio - e talvolta al posto di - a Jorginho, regista che a sua volta dovrà contribuire a riscrivere la sceneggiatura che tutti i tifosi sognano dopo lunghi mesi di fallimento e recriminazioni. Contro la Polonia, infatti, partì il lungo cammino verso la conquista del Mondiale '82. Un modo carino che avrebbe il destino di sorriderci e indicarci la strada giusta.