Inghilterra-Italia, le pagelle della sfida di Nations League (di Stefano De Grandis)
L'Italia gioca bene ma non riesce a segnare: nella terza giornata di Nations League contro l'Inghilterra finisce 0-0. Molto bene il centrocampo azzurro, ancora un'ottima prova di Pellegrini schierato nel tridente offensivo. Più che positivo Gatti, al debutto assoluto con la Nazionale. Tra gli inglesi delude Abraham. Ecco le pagelle a cura di Stefano De Grandis
- Qualcuno glielo deve dire: coi piedi lasci giocare gli altri: nell’unica occasione in cui prova il passaggio col sinistro (4,5) regala un assist agli inglesi. Invece quando usa le mani, lo fa come nessuno (7,5). A Mount concede solo una traversa, con tutti gli altri è semore puntuale. AMANUENSE
- Dalla sua parte c’è Grealish, Gio prende nota e poi comincia a spingere. Più ala che terzino, con l’assistenza al volo per Tonali che avrebbe il peso di una cambiale per il vantaggio azzurro. Ma Tonali non passa all’incasso. AGGRESSIVO
- Deve occuparsi, a turno, di Abraham e di Sterling, e non sfigura. Ci mette la passione e il fisico, pagando lo sforzo solo con una ammonizione. DILIGENTE
- In Nazionale ritrova umiltà, e quindi funziona. Perché sa giocare a calcio e leggere le azioni avversarie. Le possibilità concesse all’Inghilterra sono pochissime, quindi la difesa comandata da lui va premiata. PUNTUALE
- Pellegrini tende verso il centro, ma Dimarco è molto meno esuberante rispetto all’esperienza interista. Però dà il suo contributo con ordine e cura. APPLICATO
- La maglia azzurra non lo intimidisce. Anzi dopo un minuto e mezzo è già davanti alla porta di Ramsdale, dopo aver dettato il passaggio a Pellegrini. Deve solo aggiustare la mira. Sempre intenso. INCURSORE
- Mancini gli dà le chiavi, e Locatelli chiude ogni spiffero in mezzo al campo, picchiando quando serve e chiudendo in diagonale. Poi ogni tanto rilucida il suo lancio da 40 metri. Più sostanza che inserimenti. PORTINAIO
- Quando morde le caviglie avversarie, pare proprio Ringhio. E stavolta pure quando conclude, solo solo, dritto sui piedi del portiere già sdraiato. Ma non è solo sostanza, Sandro. Forza e geometrie. E quando si inserisce trova sempre lo spazio per arrivare. UNIVERSALE
- Come il prezzemolo, viene usato dappertutto. Mancini lo usa per guarnire la fascia destra, dove arremba Di Lorenzo. "Pes" col suo sinistro invece si accentra cercando dialoghi intelligenti in area di rigore. Poca fascia ma tanto sapore. AROMATICO
- Possente e quindi visibile. Interpreta la partita facendo a botte per 90 minuti. Allarga le braccia e difende ogni pallone, anche se soffre e non si scioglie nell’area. Dove ha una buona palla, che spedisce in tribuna. Ma è utile. WRESTLER
- Con lui, Mancio ha inventato il falso 11, e Lorenzo infatti indossa il 10. Parte da sinistra ma cerca spazio sulla trequarti, da dove manda subito in porta Frattesi e poi aggiunge altre notevoli iniziative. Se lo parcheggi a sinistra però si intristisce. ESULE
- Moltiplica idee ed esperimenti, eppure funziona sempre. Con esordienti, giovani in mezzo al campo e trequartisti all’ala. Chiunque gioca ha entusiasmo e personalità. Mutuati dall’allentore. CARISMATICO
- GNONTO (dal 64') voto 6,5 - Spacca la critica, perché molti non apprezzano la scarsa eleganza. Ma è esuberante e sempre vispo. E infiamma la squadra appena entra. SPUMEGGIANTE
- ESPOSITO (dal 64') voto 6
- RASPADORI (dal 75') voto 6
- FLORENZI (dall'87) sv
- CRISTANTE (dall'87) sv
- RAMSDALE voto 7
- JAMES voto 6
- MAGUIRE voto 5,5
- TOMORI voto 6,5
- TRIPPIER voto 6
- WARD PROWSE voto 6
- RICE voto 6,5
- STERLING voto 5,5
- MOUNT voto 6
- GREALISH voto 6
- ABRAHAM voto 5
- ALL.: SOUTHGATE voto 6
- KANE (dal 65') voto 6
- PHILLIPS (dal 65') voto 6
- BOWEN (dal 65') voto 6,5
- SAKA (dal 79') sv
- GUEHI (dall'88) sv