Italia in Nations League, Gravina: "Fiducia assoluta in Spalletti"

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Le parole del presidente della FIGC: "Quando lo abbiamo scelto era il migliore allenatore sul mercato. Darei fiducia assoluta a Spalletti, avendo visto come lavora e dandogli il tempo necessario per ottenere i risultati". E sul Var a chiamata: "Noi abbiamo dato la disponibilità a sperimentare alcuni progetti"

ITALIA IN NATIONS LEAGUE, I CONVOCATI DI SPALLETTI

A Rai Radio 1, è intervenuto il presidente della FIGC Gabriele Gravina nella settimana che porta al primo match di Nations League contro la Francia, che precede quello contro Israele. Il numero uno federale, nel corso del suo intervento, ha ribadito la piena fiducia in Spalletti, dopo il flop agli Europei: "Ripartiamo da un torneo importante, dobbiamo essere coscienti che l'Italia deve essere testa di serie al Mondiale e la Nations League è la prima tappa di un percorso di due anni. Spalletti deve ripartire dal gruppo e dalla consapevolezza di aver sbagliato contro la Svizzera. Abbiamo ammesso e analizzato gli errori, bisogna migliorarsi ma farlo tutti insieme, e questo si ottiene essendo umili e uniti, essendo davvero una squadra e ricostruendo la fiducia all'interno del gruppo e con i tifosi. Valutare la qualità di un allenatore sulla base di un risultato a breve termine è un errore strategico. Quando lo abbiamo scelto era il migliore allenatore sul mercato. Darei fiducia assoluta a Luciano, avendo visto come lavora e dandogli il tempo necessario per ottenere i risultati, sapendo che i giocatori selezionabili, per una serie di ragioni, sono limitati rispetto ad altre nazioni".

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"Il calcio deve innovarsi"

E sulla possibilità, in campionato, di poter istituire il Var a chiamata: "Abbiamo fatto una riflessione partendo da un principio assimilato da tutti, ovvero che il calcio ha bisogno di innovarsi senza deturpare la sua natura. Lo deve fare perché deve essere fruibile da parte dei giovani. Noi abbiamo dato la disponibilità a sperimentare alcuni progetti, il VAR a chiamata eliminerebbe una serie di polemiche legate ad alcune valutazioni non sempre corrette e coerenti da parte dei giudice di gara. Anche se riteniamo debba essere conservata l'oggettività del fuorigioco e della tecnologia della gol-line".