Dopo la vittoria contro la Francia, l'Italia si ripete anche contro Israele in Nations League. A Budapest finisce 2-1 a favore degli azzurri, con i gol segnati da Frattesi e Kean. Voto 8 per Dimarco, il migliore in campo: di seguito i voti a cura di Stefano De Grandis
- DONNARUMMA voto 6.5. Per 55 minuti si annoia. La partita non propone grandi scosse e lui non vede mai passare una palla tra le sue parti. Tanto che alla prima conclusione al 10’ della ripresa si oppone con un bagher da pallavolista. Allora si sveglia e mette due toppe alle iniziative di Israele. INDISCUTIBILE
- GATTI voto 6. Senza infamia, ma pure senza eccessiva lode. Fa il compitino mettendo il fisico, anche se l’unica occasione di Israele nel primo tempo arriva dalla sua parte. Non si vede in appoggio ma nella ripresa chiude bene su una conclusione pericolosa. NEUTRO
- BUONGIORNO voto 6. Ogni duello è un corpo a corpo stile sumo, nel quale comunque vince perché pesa di più. Si aiuta con le mani e con i piedi. Più con le mani in realtà. Ma soffoca gli attaccanti avversari. INVADENTE
- BASTONI voto 7. Sempre elegante, sempre puntuale. Sia nelle chiusure all’interno dell’area, sia nella prima impostazione. E quando dialoga con Dimarco sulla fascia sinistra è sempre uno spettacolo. Con la capacità aggiuntiva di confezionare l’ultimo passaggio. PRINCIPE
- BELLANOVA voto 5. Dopo la prestazione devastante dei laterali in Francia, aspettavamo anche la sua interpretazione arrembante del ruolo. Invece non parte mai. In più, tratta male un pallone difensivo innescando un pericolo avversario e si divora il gol del vantaggio quando si trova libero davanti al portiere. Sostituito nella ripresa. ARRUFFONE
- FRATTESI voto 7. Il voto ricalca il numero di gol segnati in nazionale. In assenza di un centravanti vecchia maniera, si traveste da bomber e si ripete con la sua regolarità impressionante. Fiuta talmente la porta da riuscire a trovarla persino con un colpo di petto. CANNONIERE
- RICCI voto 6. Meno ordinato rispetto alla perfetta regia proposta in Francia. Mantiene la personalità, comunque, per smarcarsi e chiedere la palla. Ma stavolta è meno pulito nel gestirla. IMPRECISO
- TONALI voto 6. Ha talmente riempito di cose belle la sfida con la Francia, da avere il cilindro vuoto di fronte a Israele. Fisicamente ci sta, chiude bene gli spazi che lo riguardano, ma è meno presente in fase offensiva. TORELLO
- DIMARCO voto 8. Alla fine è il vero numero 10 della nazionale. Solo che gioca a sinistra. Attaccato alla caviglia ha un pennello, e le azioni azzurre pericolose partono tutte da lui. L’arco con cui innesca Frattesi è talmente perfetto che basta un pettorale tonico per deviare verso il gol. ARTISTA
- RASPADORI voto 6.5. Vede Brescianini pronto a entrare in campo, e allora si sbriga a chiudere la partita con un suo spunto. Il suo sinistro costringe il portiere a una respinta monca, e diventa il miglior assist per il ritorno al gol del centravanti. Insomma, nel conto di una partita in chiaroscuro, mette comunque il piede nei due gol azzurri. PROPOSITIVO
- KEAN voto 6.5. Primo tempo di grande lavoro. Difendendo palloni non così invitanti, come quello da cui nasce il vantaggio dell’Italia. Ma il raddoppio della difesa è tutto suo: un tap in secco col sinistro per dare continuità a una stagione già ricca di gol. In campionato, in Conference League e ora anche in nazionale. Poi cerca pure la doppietta. RESTAURATO
- DAL 63' CAMBIASO voto 6. Entra sulla destra ma non ha troppe chance per emergere. CONSERVATIVO
- DAL 63' BRESCIANINI voto 6. Da sotto punta, mostra esuberanza e anche uno slalom con cui cerca il gol spettacolare. Contrato proprio al momento del tiro. Una piccola disattenzione sul gol subito: manca l’intervento di testa sull’angolo e libera il tiro in mischia. ENTUSIASTA
- DAL 71' UDOGIE voto 6. Ha forza e velocità e lo dimostra con una discesa prepotente con cui mette le premesse per il terzo gol. Ma non ha tempo per ripetersi. CINGOLATO
- DALL'86' ZACCAGNI SV
- DALL'86' RETEGUI SV
- SPALLETTI voto 6.5. La sua nazionale non incanta come a Parigi, ma mantiene una logica coerente e funzionale: un 3-5-1-1, con tutti i giocatori nel proprio ruolo del campionato. E con l’asse interista a sinistra – Bastoni/Dimarco – che permette di avvicinarsi al compito in classe con mezzo tema già scritto. Trovata la chiave. SECCHIONE