Italia-Belgio, Daniel Maldini: "Convocazione arrivata nel momento perfetto"

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L'attaccante del Monza ha parlato in conferenza stampa a Coverciano della sua prima convocazione in azzurro: "Sono molto orgoglioso di essere qui. Questa chiamata è arrivata nel momento perfetto. Sto bene in campo e anche con la squadra. Spero di dare una mano all’Italia che ha una qualità incredibile". Sull’idolo: "Kakà era il mio idolo". Infine, sulla possibile chiamata arrivata dal Venezuela: "Sono stato contattato ma ho fatto la scelta giusta per me. Credo ne sia valsa la pena"

IL PROGRAMMA DELL'ITALIA

Tra i 23 convocati di Luciano Spalletti per le sfide di Nations League contro Belgio e Israele c’è anche Daniel Maldini. L'attaccante classe 2001 del Monza ha parlato in conferenza stampa a Coverciano. Per Maldini si tratta della prima chiamata in Nazionale.

Con quale spirito ti approcci al doppio impegno contro Belgio e Israele?

"Sono molto orgoglioso di essere qui. Le parole del mister, che ho sentito, mi fanno molto piacere. Oggi inizio ad allenarmi: spero di far vedere delle buone cose". 

Questa convocazione è una vittoria per te?

"Fa sempre piacere essere chiamato qui. La mia famiglia mi è sempre stata vicina, anche se abbiamo parlato poco di questa convocazione".

E' vero che voleva convocarti il Venezuela?
"Vero. Sono stato contattato ma ho sempre preferito fare la scelta giusta per me. Credo ne sia valsa la pena".

È una chiamata arrivata al momento giusto?

"Sì. Mi sento bene da tempo e devo dire che questa chiamata è arrivata nel momento perfetto. Sto bene in campo e anche con la squadra. Spero di dare una mano all’Italia che ha una qualità incredibile".

Potrai tornare in futuro al Milan?

"Non ci sto pensando. Penso a fare bene, poi vedremo a fina anno. Tutto è possibile".

Chi sono i tuoi idoli? Hai chiesto consigli a papà su come avere la meglio sui difensori?

"Kakà era il mio idolo. Mi piaceva vederlo. A papà non ho chiesto alcun consiglio".

Vuoi spendere due parole per Palladino e Nesta?

"Palladino mi ha aiutato a credere in me stesso. Anche con Nesta mi trovo bene. È un mister che ti parla e ti sprona, è bello avere un allenatore così".

Qual è il tuo ruolo? A chi devi dire ringraziare per esser riuscito ad arrivare qui?

"Ringrazio tutte le persone che mi sono state vicine. Venendo al ruolo: in attacco mi va bene tutto. Forse più trequartista, ma va bene anche da esterno o seconda punta, mi cambia davvero poco".

Come sei arrivato a diventare Daniel Maldini?

"Proseguendo per la mia strada. Il tempo aiuta a capire tante cose".

Da bambino avevi l’obiettivo di giocare in Nazionale? Che cosa ti sei detto con nonno Cesare sull’Italia?

"Ovvio che un ragazzo sogni di arrivare in Nazionale. Con nonno mi ricordo poche cose, ma ci è sempre stato vicino".

Spalletti ha detto che a volte ti assenti dalla partita, è vero?

"Ha assolutamente ragione. Devo cercare di restare in partita il più possibile".

Qual è il calciatore visto in campo che ti ha impressionato di più?

"In questo campionato credo Dybala. Mi ha impressionato la facilità con cui fa le cose, è incredibile".