Esclusiva Sky, Marcello Lippi smentisce Tavecchio: "Ha la memoria corta, Ventura non l'ho scelto io"

Calcio

Dopo le affermazioni di Malagò e Tavecchio, parla Marcello Lippi in esclusiva a Sky Sport: "Non sono stato io a scegliere Ventura, qualcuno ha poca memoria. In Federazione manca una figura che possa parlare di calcio con il CT. Se potrei essere io? Rinnoverò con la Federazione cinese. Allenatore? Ancelotti sarebbe il massimo"

LO SFOGO DI TAVECCHIO IN CONFERENZA

Le dimissioni di Tavecchio da presidente della Figc e le verità, o presunte tali, di Giovanni Malagò sulla scelta da parte di Marcello Lippi, che sarebbe dovuto essere il direttore tecnico della federazione azzurra, di Ventura come commissario tecnico. "Sono rientrato dalla Cina da due giorni e sono molto dispiaciuto per la mancata qualificazione come tutti gli italiani. Quello che mi ha dato fastidio è che non si fa altro che parlare di Marcello Lippi: ieri ho sentito il presidente del Coni Malagò, oggi Tavecchio che però mi sembra non abbia una buona memoria. Quello che ha detto Malagò è vero tranne una cosa, cioè che io ho scelto l'allenatore. Io sono andato a cena a casa di Malagò insieme Tavecchio, mi è stato offerto il ruolo di direttore tecnico di tutte le Nazionali. Anzi Tavecchio diceva che forse era meglio che io mi occupassi dall’Under 21 in giù, poi alla fine abbiamo convenuto che fossi il responsabile di tutte le Nazionali. Ho parlato con Ventura, Montella e Gasperini. Ho riportato a Tavecchio le impressioni che avevo avuto da questi colloqui, pregi e difetti di ognuno di loto. 'Chi scegliamo mi disse lui? Il presidente è lei, ovviamente l'allenatore lo sceglie lei', Allora scegliamo Ventura", le parole di Marcello Lippi intervenuto in esclusiva a Sky Sport 24.

"Non sono stato io a scegliere Ventura"

Lippi prosegue nel suo racconto: "Abbiamo firmato un pre-contratto e poi abbiamo parlato con Ventura. Tavecchio ha detto che l’ho scelto io l’allenatore, ma non è così. Un'altra cosa su cui Tavecchio non ha memoria: un anno prima aveva firmato il nuovo statuto dei procuratori che prevedeva che un procuratore imparentato con qualcuno in Federazione non potesse ricoprire alcun ruolo. Io ovviamente non potevo andare da mio figlio a togliergli il lavoro. Io sono stato direttore tecnico per un mese, perché nessuno si ricordava, nessuno compreso Tavecchio, di aver firmato questa nuova clausola di questo statuto solo un anno prima, non dieci anni prima. Avevo anche firmato anche un pre-contratto. Tutto è uscito il giorno prima della presentazione. Dopo non ho più sentito nessuno dopo dalla Federazione. Né Uva né Tavecchio. Sono in Cina e penso alle mie cose. Ripeto: io non ho scelto alcun allenatori. Ho solo riportato quello che avevo dedotto dai miei colloqui. Quando è stato scelto Ventura non era contrario nessuno".

"Manca un dt. Ct? Ancelotti è il massimo, ma la scelta dell’allenatore è l’ultimo dei problemi"

"Se serve un direttore generale in futuro ? Dai tempi di Conte, non c’è mai stata una figura che potesse parlare di calcio con il ct. Magari una figura di questo tipo potrebbe essere utile. Io in Federazione? Ho un contratto con la Federazione cinese fino al gennaio del 2019 e probabilmente rinnoverò fino al 2022. E poi mi pare che per quella clausola dello stato dei procuratori di calcio io non possa lavorare in Federazione: eppure vedo tanti altri parenti che lavorano nel mondo del calcio… Non vedo come potrei farlo ora visto che non l’ho fatto prima. Il mio consiglio è quello che emerge da tutti: il problema del ct è l’ultimo da risolvere, serve riorganizzare una Federazione che si occupi di calcio. Questa è la cosa più importante. Uno come Ancelotti ha bisogno meno di altri di consigli, visto la sua esperienza mondiale. In Federazione serve gente che sappia occuparsi di calcio. Non voglio dire chi io porterei come ct, ma Ancelotti sarebbe il massimo che ora c’è a disposizione. Io mi auguro possa diventarlo, è il migliore in questo momento", ha concluso Marcello Lippi nel corso della sua intervista esclusiva rilasciata a Sky Sport.