Il giovane centrocampista del Brescia ha parlato dal ritiro di Coverciano: “È un orgoglio essere il primo 2000 convocato in Nazionale, mi stanno facendo sentire tutti a mio agio. È il sogno di ogni ragazzo essere qui”
IL SUO ALLENATORE DEI PULCINI: "ERA UNA MACCHINA DA GOL E NON ESULTAVA"
Tutti gli occhi puntati su Sandro Tonali. In un momento in cui il calcio italiano è alla ricerca dei suoi migliori e più giovani talenti, per rilanciare il movimento, il centrocampista del Brescia è uno dei prospetti più interessanti. A soli 18 anni, Tonali può festeggiare anche la convocazione in Nazionale. “I primi giorni sono stati molto positivi per me, tutti mi hanno messo a mio agio. È il sogno di tutti i ragazzi essere convocato dall’Italia, tanta gente che c’è qui la vedevo in tv fino a ieri. Ora posso prendere esempio da loro. È un orgoglio essere il primo 2000 in Nazionale” ha detto il giocatore. Verratti in conferenza stampa ha notato diverse analogie con lui: “L’inizio di carriera è simile, spero di continuare come lui”. Ma è difficile esse estraneo ai rumors di mercato: “Cerco di non ascoltare, è la cosa migliore: non mi faccio mettere in testa in queste cose. Restare a Brescia è stata la scelta più giusta, a 17 anni era difficile giocare in Europa”.
Fonte d’ispirazione
I suoi modelli erano i protagonisti del centrocampo del Milan di qualche anno fa. “Mi ispiravo a Pirlo ma non mi sono mai rivisto in lui, se non nel modo di portare i capelli. Di Gattuso, invece, cerco di prendere la cattiveria. Sono cresciuto mezzala, ma gioco regista avanti alla difesa. Il mio obiettivo? Vincere, in Italia o all’estero” ha concluso Tonali.