Italia, Bastoni: "Se sono in Nazionale è grazie a Conte". Locatelli e Caputo: "È un sogno"
NazionaleIl difensore dell'Inter commenta, in conferenza stampa, la convocazione in Nazionale: "Se sono qui è grazie a Conte, in pochi avrebbero lanciato un ventenne in Serie A". Prima chiamata anche per Locatelli e Caputo: "La maglia azzurra è un sogno"
Tra i convocati di Mancini per il doppio impegno di Nations League contro Bosnia e Olanda ci sono tre novità assolute: Bastoni, Locatelli e Caputo. E sono stati proprio loro tre i protagonisti della conferenza stampa odierna. "Per me è stata una stagione fantastica e se adesso sono qui devo ringraziare l'Inter e mister Conte - ha detto il difensore -. In pochi avrebbero avuto il coraggio di lanciare un ventenne in Serie A in una squadra così importante come quella nerazzurra. Giocando con Conte ho guardato tante partite di Chiellini, visto che ricopre il mio ruolo, e sono cresciuto molto. I suoi complimenti mi fanno davvero piacere. Ma mi ispiro anche a Bonucci per il modo di impostare il gioco. È il calcio in Italia ad essere cresciuto: ora in Serie A ci sono tanti Under in campo. All'Inter siamo in sei che rappresentano la Nazionale, non accadeva da tanto".
Locatelli e Caputo: "Essere qui è un sogno"
Parole di gioia anche da parte dei due giocatori del Sassuolo, Locatelli e Caputo. "Essere qui è un'emozione bellissima - ha spiegato il centrocampista -. Sognavo questo momento da quando andavo a giocare all'oratorio con i miei amici. Mi godo ogni singolo allenamento e il mercato non mi deconcentra, penso solo a far bene qui. Il Milan? Non ho rimpianti, le cose dovevano andare così. Il Sassuolo per me è stata una rivincita, ringrazio il club per la fiducia e per avermi fatto crescere. Auguro a Tonali tutto il meglio: se arriva in rossonero è perché se lo merita. Per me è un piacere essere accostato alla Juve di Pirlo, il mio idolo. Caputo si merita questa chiamata, è la dimostrazione che non ha mai mollato. Noi giovani, invece, siamo felici che Mancini ci dia tanta fiducia". Il centravanti ha espresso tutta la sua felicità: "Dopo tanti anni di sacrifici, questo è un sogno che si avvera - ha detto -. Grazie a De Zerbi e al Sassuolo. Ho sempre tifato la Nazionale da fuori, ma essere qui sicuramente è diverso: la vedi da un'altra prospettiva perché lotti per i colori della tua nazione. Io attaccante di provincia? Non mi infastidisce questa etichetta. Sono contento del percorso che ho fatto e ora mi godo quest'opportunità. Sono il ragazzo più felice al mondo".