Italia, attesa per Immobile: venerdì il tampone decisivo

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Peppe Di Stefano

Peppe Di Stefano

©Getty

Bella, giovane, vincente e piena di volti nuovi. L'Italia di Mancini continua il suo momento magico col 20esimo risultato utile consecutivo conquistato contro l'Estonia e arrivato anche grazie alla doppietta di un protagonista inatteso come Grifo. E domani, tampone permettendo, potrebbe arrivare a Coverciano anche l'attaccante della Lazio

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Bella, giovane e piena di prime volte. L’Italia di Roberto Mancini però, è molto di più. È vincente. I numeri non mentono. La gestione dell’ex allenatore di Inter e City per ora è infallibile: 20esimo risultato utile consecutivo, Grifo 27esimo nuovo marcatore, e con gli esordi di Calabria, Pellegri, Luca Pellegrini, Pessina e Bastoni, siamo a 32 debuttanti in azzurro. Non male per una nazionale che 2 anni fa era piena di incertezze.

 

È la Nazionale di tutti. Dei big che contro la Polonia e la Bosnia torneranno. Dei debuttanti appunto. Dei giovani come Tonali. E dei gregari. Perché in questa Italia c’è spazio anche e soprattutto per loro. Vincenzo Grifo è una delle storie più belle. Siciliano di Germania. Due anni fa convocato a sorpresa da Mancini. Sembrava solo un segnale, all’intero movimento calcio. Fino a quell’11 novembre 2020, il giorno che non dimenticherà mai più: l’Estonia e i suoi primi squilli azzurri, a distanza di 7 anni dall’esordio con la Nazionale italiana under 20, guidata in panchina guarda caso da quel Chicco Evani che a Firenze, nelle scorse ore, ha visto Grifo sorride e festeggiare.

 

L’Italia di Mancini è anche questa. È l’attesa per l’esito di un tampone, quello che potrebbe consentire a Immobile di correre verso Coverciano, ma è anche la complessità della gestione tecnica di un allenatore bloccato in casa dal Covid, ma sempre presente: in partita via telefono, nelle riunioni attraverso video conferenze, e sul campo con un monitor per seguire tutte le fasi dell'allenamento e una vera e propria filodiffusione audio, per intervenire e parlare direttamente con i giocatori. Una Nazionale giovane, tecnologica, ma anche un po' poetica. E decisamente bella.