Le parole del difensore in conferenza stampa a Coverciano: "Nel Napoli ci divertiamo come agli Europei, poi qualche risultato ci ha fatto perdere quella spensieratezza. Spero che contro l'Inghilterra ci sia la stessa partecipazione di quando giochiamo con il Napoli. Mancini e Spalletti mi hanno dato tanto"
Portare un po' del Napoli in Nazionale. È l'obiettivo di Giovanni Di Lorenzo in vista del match di qualificazione agli Europei che si giocherà proprio al Maradona. L'entusiasmo della squadra di Spalletti, dominatrice indiscussa in campionato, ricorda all'esterno quello della Nazionale all'Europeo vinto due anni fa: "Si vede da fuori che oltre al gioco ci divertiamo e questo era così agli Europei - ammette - poi qualche risultato ha portato a perdere questa spensieratezza. Bisogna ritrovare questo e spero di portare questo del Napoli. Giocare in una grande squadra come il Napoli aiuta, perché ti confronti con giocatori forti e mi sento migliorato in tanti aspetti La spinta Maradona? Spero ci sia stessa partecipazione di quando giochiamo con il Napoli, so cosa può dare la nostra gente".
"Spalletti e Mancini non guardano i nomi"
Dal Napoli alla Nazionale, da Spalletti a Mancini. Due allenatori con diversi punti in comune secondo Di Lorenzo: "Mancini mi ha dato possibilità esordire in Nazionale, per me sarà sempre importante. Spalletti non guarda il nome, ma gioca chi merita chi da il 100%. Spalletti mi ha dato davvero tanto, oltre alla fascia di capitano mi ha migliorato come giocatore e anche di mister Mancini posso dire le stesse cose. Sono felice di essere capitano Napoli e spero lo siano i miei compagni. Qui in Nazionale ci sono gerarchie e non penso alla fascia".
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"Sentiamo l'assenza di Vialli"
La partita di Napoli sarà non soltanto la prima del 2023, ma anche la prima senza Gianluca Vialli. "Sentiamo la sua assenza - ammette Di Lorenzo - ogni volta che parlava tutti stavamo ad ascoltarlo. Era profondo nelle parole che usava. Essendo la prima partita senza di lui, abbiamo un dovere in più". Una sfida che nasconde diverse insidie, nonostante la tradizione favorevole con gli inglesi: "L'Inghilterra non è più debole. Il gruppo è un po' cambiato, ma abbiamo giocatori di grande qualità con mentalità importante".
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"I difensori adesso sono i primi registi"
Il capitano del Napoli, inoltre, si è soffermato sull'evoluzione dei compiti del terzino: "Il ruolo del terzino negli ultimi anni è cambiato molto, anche attraverso le idee del mister sono arrivato a questa interpretazione. Siamo i primi registi della squadra, non solo difensori. Nel 3-5-2 come caratteristiche penso di poter giocare sia come terzo che come quinto". Di Lorenzo, infine, ha parlato dei giovani e dell'impatto di Retegui: "Non penso che non ci siano italiani forti, mio percorso difficile e sacrifici. Ho trovato persone giuste che ti danno occasione. Retegui si è presentato bene. È ragazzo per bene e fa bene al gruppo".