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Gattuso, la carriera nella Nazionale: dal Mondiale 2006 fino alla nomina a Ct

Nazionale

Introduzione

Gennaro Gattuso è il nuovo CT dell'Italia. Questo giovedì 19 giugno la presentazione ufficiale: avrà il compito delicato di qualificarsi al mondiale americano del 2026, vent'anni dopo quello vinto sul campo da titolare e fedelissimo di Lippi. La sua carriera in Nazionale però era iniziata molto tempo prima, già nelle giovanili, per poi vivere delusioni e discontinuità nonostante un gol incredibile al debutto da titolare. Aneddoti, esultanze e istantanee indimenticabili: tutto il Ringhio-azzurro, che in tempi non sospetti aveva già espresso la voglia di un Mondiale da CT. Speriamo che la sua profezia si possa realizzare

 

GATTUSO NUOVO CT: LA CONFERENZA LIVE

Quello che devi sapere

Gattuso CT

Gennaro Gattuso prende il posto dell'esonerato Spalletti (avvenne invece il contrario nell'estate 2021 quando si avvicendarono sulla panchina del Napoli) e si trova a subentrare in corsa nel cammino delle qualificazioni al Mondiale 2026, già reso molto complicato dalla sconfitta 3-0 in Norvegia. L'avventura da CT sarà il nuovo capitolo della lunga storia tra Gattuso e l'azzurro. Ecco i momenti più salienti:

Gattuso CT

Il successo nelle giovanili

La storia inizia da lontano, già nel 1995. Gattuso è uno degli azzurrini che partecipa all'Europeo Under 18 in Grecia. Proprio contro la Grecia e contro la Norvegia arrivano le vittorie che valgono la finale, persa malamente 4-1 contro la Spagna (gol di Totti e Guti, tripletta di Carlitos). Va meglio in Under 21: con Tardelli CT Gattuso vince l'Europeo di categoria nel 2000 (finale 2-1 contro la Repubblica Ceca con doppietta di Pirlo) e disputa le Olimpiadi di Sydney, perdendo ancora con la Spagna ai quarti di finale

Il successo nelle giovanili
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Il gol, più unico che raro

L'esordio in azzurro avviene con Zoff (altro CT campione del mondo) il 23 febbraio 2000 nell'amichevole contro la Svezia. Gattuso però non partecipa all'Europeo in Olanda e in Belgio e inizia a essere convocato con continuità da Giovanni Trapattoni. Con il Trap avviene il debutto da titolare il 15 novembre 2000, in un'amichevole contro l'Inghilterra al Delle Alpi di Torino. La partita viene vinta 1-0 con gol dello stesso Gattuso, un bel destro da fuori-area che sbatte sulla traversa ed entra in porta. L'istantanea del tiro è quasi incredibile: Gattuso calcia e Beckham prova a contrastarlo, praticamente il contrario di come immagineremmo un duello tra i due. Resterà l'unica rete di Gattuso in Nazionale nonostante 73 presenze complessive

Il gol, più unico che raro

Le delusioni

Pur non essendo un titolare, Gattuso diventa una presenza stabile con l'Italia di Trapattoni. Viene convocato per il Mondiale del 2002 e gioca due spezzoni dalla panchina contro l'Ecuador e nella maledetta partita contro i padroni di casa della Corea del Sud agli ottavi di finale. Entra al 61' per Del Piero e partecipa alla clamorosa sconfitta viziata dalle scelte dell'arbitro Byron Moreno, compresa l'espulsione di Totti nei supplementari. Partecipa anche all'Europeo del 2004, titolare solo con la Svezia e squalificato con la Bulgaria, ultima partita prima dell'eliminazione

Le delusioni
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La svolta con Lippi

Il CT di Viareggio rende subito Gattuso uno degli insostituibili della sua Nazionale. Gioca da protagonista le qualificazioni al Mondiale 2006, ma poco prima dell'inizio della competizione subisce una lesione al quadricipite della gamba destra. Lippi non ci pensa nemmeno a escluderlo dalla lista dei convocati. Ringhio salta solo l'esordio col Ghana ed entra dalla panchina contro gli Stati Uniti dopo l'espulsione precoce di De Rossi. Dalla partita contro la Repubblica Ceca è sempre titolare

La svolta con Lippi

Il trionfo di Berlino

Tornato dall'infortunio, Gattuso non abbandona più il campo. Lippi gli concede solo 13 minuti di riposo nei quarti di finale già abbondantemente vinti contro l'Ucraina. 90 minuti con Repubblica Ceca e Australia, 120 con Germania e Francia, le ultime eroiche partite in cui Gattuso è sempre tra i migliori in campo. Come raccontato tempo dopo da Lippi, in finale decide di depennarsi dall'elenco dei rigoristi approfittando dell'espulsione di Zidane. In ogni caso è tra i protagonisti assoluti del quarto Mondiale nella storia dell'Italia. Dopo un anno, sarebbe diventato campione del mondo anche col Milan grazie al successo 4-1 sul Boca Juniors nel Mondiale per Club

Il trionfo di Berlino
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Le esultanze indimenticabili

Gattuso è tra i più scatenati nei festeggiamenti dopo la vittoria ai rigori sulla Francia. Indelebili le urla di gioia con Gigi Riva, team manager degli azzurri, e con il CT Marcello Lippi. La felicità quasi degenera in testate e schiaffoni simpatici. L'esuberanza di Gattuso è genuina e viene fuori non solo in campo, ma anche nei rapporti umani. "Se ne vai ti ammazzo", grida al CT. Lippi non crede alla minaccia, ma i due avrebbero avuto modo di ritrovarsi

Le esultanze indimenticabili

Lo show al Circo Massimo

La festa non si ferma e prosegue anche al ritorno in Italia con lo spettacolo al Circo Massimo di Roma. Gattuso procede subito al taglio dei capelli post vittoria e rimarrà con questo look per un bel po' di tempo. Come in campo, anche sul palco è tra i migliori: canta il We are The Champions dei Queen, balla sulle note del popopopopopopo, colonna sonora di quell'estate, e alza pure qualche coro con buona pace della camicia indossata

Lo show al Circo Massimo
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La fascia da capitano

Gattuso resta titolare azzurro anche con Donadoni CT. Salta però per squalifica i quarti di finale dell'Europeo 2008 persi ai rigori con la Spagna. Nel 2008/2009 si infortuna al crociato ma anche stavolta non viene dimenticato da Lippi, tornato CT in vista dei Mondiali 2010. Viene convocato per la Confederations Cup del 2009 e scende per la prima volta con la fascia da capitano al braccio nelle amichevoli pre-torneo vinte contro l'Irlanda del Nord e la Nuova Zelanda

La fascia da capitano

L'ultima (tragica) partita

Gattuso indietreggia nelle gerarchie del Milan, non in quelle di Lippi nonostante l'età che avanza e gli infortuni che aumentano. Viene convocato per il Mondiale 2010, guarda dalla panchina le prime due partite e viene schierato titolare nella nefasta sconfitta contro la Slovacchia. Il suo match finisce già all'intervallo, così come la sua carriera da calciatore della Nazionale

L'ultima (tragica) partita
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L'annuncio e una profezia

Già prima dell'inizio del Mondiale in Sudafrica aveva annunciato il suo addio alla Nazionale. In conferenza stampa disse: "A 33 anni e nel ruolo che interpreto è giusto lasciare spazio in futuro a chi ha più benzina. Poi, il mio sogno un giorno è fare un Mondiale da ct azzurro". Dopo 15 anni è arrivata quest'opportunità. Forse a suo tempo pensava sarebbe stato più semplice. I sogni però esistono per essere realizzati

L'annuncio e una profezia
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