Inizia ufficialmente l'era di Rino Gattuso sulla panchina azzurra: diventa così il 23° Ct della storia della Nazionale da Pozzo in poi, dopo l'era delle "commissioni tecniche". I titolati? Pozzo, Valcareggi, Bearzot, Lippi e Mancini
GATTUSO NUOVO CT: E' IL 15° NEGLI ULTIMI 50 ANNI
- La Federcalcio ha annunciato ufficialmente Gennaro Gattuso come nuovo Ct della Nazionale italiana. “Gattuso è un simbolo del calcio italiano, l’azzurro per lui è una seconda pelle", le parole del presidente Gravina. Gattuso sarà presentato giovedì 19 giugno alle 11 a Roma
- Dopo l'esonero di Spalletti diventa il 23° Ct della storia della Nazionale, il 15° negli ultimi 50 anni
L'ERA DELLE COMMISSIONI TECNICHE
- Alla guida della Nazionale italiana vennero inizialmente istituite delle commissioni tecniche ovvero un comitato composto da dirigenti federali e arbitri, calciatori ed ex giocatori, allenatori e giornalisti.
- A partire dal 1910 e fino al 1977, ricostituite nel tempo e senza una continuità assoluta, se ne alternarono 28 tra le quali presenziarono figure di spicco come Umberto e Giuseppe Meazza, Resegotti e Schiavio prima di Paolo Mazza ed Helenio Herrera
VITTORIO POZZO
- Il primo commissario tecnico azzurro fu l’allenatore torinese, l’unico selezionatore a conquistare due edizioni dei Mondiali peraltro consecutivi. Vi riuscì in occasione della Coppa Rimet del 1934 e del 1938 disputate in Italia e in Francia.
- Già nominato Ct alle Olimpiadi del 1912 e inserito nella commissione tecnica, ha allenato la Nazionale in tre occasioni per un totale di 97 partite. Ben 65 le vittorie complessive, un primato come la percentuale di successi in azzurro (67%)
AUGUSTO RANGONE
- Pozzo fu l’unico commissario tecnico di ruolo fino agli anni ’60 ad eccezione di Rangone e Carcano, destinati alla panchina azzurra tra il 1925 e il 1929. Il primo, ex arbitro e dirigente, ottenne il bronzo alle Olimpiadi del 1928 ad Amsterdam
CARLO CARCANO
- Ricordato per il Quinquennio d’Oro alla Juventus, invece, Carcano allenò la Nazionale per 6 partite prima del terzo mandato di Vittorio Pozzo, quello più vincente con la conquista dei due Mondiali
ALFREDO FONI
- Inserito in tre occasioni nelle commissioni tecniche, l’ex difensore della Juventus allenò con successo Inter e Roma senza ripetersi in Nazionale. È infatti ricordato per il mancato accesso ai Mondiali del 1958 in Svezia: Foni sedeva sulla panchina azzurra in occasione del "Disastro di Belfast" ovvero lo scivolone contro la modesta Irlanda del Nord
GIUSEPPE VIANI
- Membro della commissione tecnica targata 1958, Viani guidò in autonomia la Nazionale italiana per due incontri (una vittoria e una sconfitta) tra gennaio e marzo del 1960
- A lui è piuttosto attribuita l’introduzione del libero e del "Vianema", un innovativo modulo che fece le fortune della Salernitana. Ribattezzato "Lo Sceriffo", intervallò l’avventura da Ct vincendo due scudetti con il Milan
GIOVANNI FERRARI
- Ex bandiera della Juventus, due volte campione del mondo con Pozzo e ricordato da Bearzot come "un buon maestro", Ferrari allenò la Nazionale per 6 gare tra il 1960 e il 1961 qualificando gli Azzurri ai Mondiali del 1962 in Cile. Qui guidò l’Italia in partnership con Paolo Mazza non senza frizioni, tanto che la squadra indicata tra le favorite uscì al primo turno complice la "Battaglia di Santiago"
EDMONDO FABBRI
- Al termine della spedizione in Cile, Fabbri venne nominato nuovo Ct ricoprendo l’incarico per quattro anni e 29 partite.
- Se a superarne la percentuale di vittorie (62%) figurano solo Pozzo e Sacchi, l’allenatore emiliano è ricordato per il cammino ai Mondiali del 1966: Italia eliminata dopo la sconfitta contro la Corea del Nord, flop che gli costò il posto sulla panchina azzurra
FERRUCCIO VALCAREGGI
- Per 4 partite alla guida della Nazionale con Helenio Herrera tra il 1966 e il 1967, l’allenatore triestino fu il Ct italiano per 7 anni fino al 1974.
- C'è lui alla guida dell'Italia che vince gli Europei nell’edizione di casa del 1968, trionfo seguito dal 2° posto ai Mondiali in Messico: storico il 4-3 alla Germania Ovest in semifinale, amaro il 4-1 incassato all’epilogo dal Brasile ricevendo critiche per la staffetta tra Mazzola e Rivera
- Poi fallì l’accesso a Euro 1972 e uscì subito di scena ai Mondiali tedeschi
FULVIO BERNARDINI
- Primo allenatore italiano a vincere lo scudetto con due squadre diverse (Fiorentina e Bologna), Bernardini fu il selezionatore azzurro a partire dal 1974: dopo 6 partite venne affiancato da Enzo Bearzot fino al giugno del 1977.
- La Nazionale era reduce dal fallimento ai Mondiali in Germania, ecco quindi che l’allenatore romano ebbe il merito di ricostituire un gruppo memorabile negli anni a venire
ENZO BEARZOT
- Il commissario tecnico italiano più presente di sempre (104 partite in panchina), l’uomo che guidò la Nazionale al trionfo del Mondiale nel 1982
- Votato alla colonna dorsale della Juventus, il "Vecio" guadagnò il 4° posto ad Argentina ’78 così come agli Europei del 1980. La metamorfosi del gruppo al Mundial spagnolo, esaltato dai gol di Paolo Rossi, valsero successi prestigiosi fino al 3-1 contro la Germania Ovest. Meno fortunate le campagne seguenti fino alle dimissioni dopo Messico ’86
AZEGLIO VICINI
- L’eredità di Bearzot viene raccolta dal tecnico romagnolo in precedenza alla guida delle giovanili azzurre per 11 anni.
- Occuperà la panchina della Nazionale per 54 partite (32 vittorie e 7 sconfitte) lanciando i fedelissimi Zenga e Donadoni: agli Europei del 1988 si arrende all’URSS in semifinale, vive la delusione del terzo posto nelle "Notti Magiche" dei Mondiali casalinghi del 1990, per mano dell’Argentina ai rigori. Segue la mancata qualificazione agli Europei in Svezia
ARRIGO SACCHI
- Artefice dei trionfi di un Milan indimenticato per qualità e protagonisti, Sacchi viene chiamato al posto di Vicini e guadagna la qualificazione a USA 1994, dove inizia malissimo ma arriva in finale guidato dalla stella di Baggio. A Pasadena però vince il Brasile, ai rigori.
- L’allenatore di Fusignano porta gli Azzurri anche agli Europei del 1996 ma esce di scena nella fase a gironi salutando a novembre.
- Il suo bilancio in Nazionale: 53 partite e 34 vittorie per una percentuale di successi (64%) seconda solo a Pozzo
CESARE MALDINI
- Bandiera del Milan e per tre volte consecutive campione d’Europa alla guida dell’U-21, Maldini viene promosso alla guida della Nazionale maggiore allenando pure il figlio Paolo
- Saranno ancora i calci di rigore a costare caro agli Azzurri eliminati ai Mondiali del 1998 dalla Francia padrona di casa
- In seguito tornò al Milan e accompagnò il Paraguay all’edizione in Corea del Sud e Giappone del 2002
DINO ZOFF
- Sulla strada degli Europei del 2000, il nuovo Ct diventa l’ex portiere della Nazionale dopo le esperienze in panchina tra Juventus e Lazio. In Belgio e Olanda, attraverso vittorie memorabili come la semifinale contro gli Oranje ad Amsterdam, Zoff porta gli Azzurri all’epilogo con la Francia risolto dal golden goal di Trezeguet. Le critiche di Silvio Berlusconi anticiparono le sue dimissioni dalla panchina italiana
GIOVANNI TRAPATTONI
- L’arbitraggio di Byron Moreno e il "biscotto" tra Svezia e Danimarca guastano la gestione del Trap alla guida della Nazionale per 4 anni
- Il suo curriculum e il valore dell’Italia concedono sogni mondiali nel 2002 nonostante il 'no' a Baggio, tuttavia nemmeno l’acqua santa lo risparmia dal golden goal del coreano Ahn. Sarà fallimentare pure la spedizione a Euro 2004 interrotta nella fase a gironi
MARCELLO LIPPI
- La Nazionale torna sul tetto del mondo nel 2006 grazie all’avvento dell’allenatore viareggino, già esaltante sulla panchina della Juventus. L’organizzazione e la tenuta difensiva (solo 2 gol concessi entrambi da palla inattiva) propiziano il 4° titolo mondiale vinto ai rigori a Berlino contro la Francia
- Decisamente meno fortunato il Lippi-bis a dispetto di una serie record di 31 partite utili di fila: l’avventura a Sudafrica 2010 va subito in archivio senza vittorie in un girone con Paraguay, Nuova Zelanda e Slovacchia
ROBERTO DONADONI
- Tra i due mandati di Lippi c’è il biennio targato Donadoni, allenatore bergamasco chiamato in preparazione all’Europeo del 2008 in Austria e Svizzera
- Qualificazione centrata e accesso non senza fatiche ai quarti di finale a Vienna, dove gli Azzurri si arrendono ai calci di rigore contro la Spagna che inaugura la propria era d’oro. Quattro partite senza gol su azione provocano l'interruzione della sua avventura in Nazionale
CESARE PRANDELLI
- Al termine del Lippi-bis la scelta ricade sul tecnico bresciano apprezzato per il suo lavoro alla Fiorentina. L’introduzione del “codice etico”, la fascia di capitano destinata a Buffon ed il reintegro di Cassano e Balotelli anticipano gli Europei del 2012 archiviati in finale a beneficio della Spagna
- Da dimenticare invece il percorso ai Mondiali brasiliani interrotto nella fase a gironi. Si dimetterà insieme a Giancarlo Abete, presidente della Figc
ANTONIO CONTE
- Non è l’entusiasmo a mancare nel biennio riservato all’ex allenatore della Juventus, nominato sulla panchina azzurra verso Euro 2016. In Francia archivia il girone al 1° posto e successivamente estromette la Spagna campione in carica. È invece la Germania a eliminarci ai rigori ai quarti di finale, ma il lavoro dell’era Conte regala ottimismo a un gruppo sorprendente oltre i propri mezzi tecnici. Successivamente sarà invece l’inizio della pagina più nera del nostro calcio
GIAN PIERO VENTURA
- Il bilancio numerico non sarebbe nemmeno così negativo (16 partite, 9 vittorie e 3 ko), ma il fallimento della gestione di Ventura nega l’accesso ai Mondiali in Russia nel 2018. I 17 mesi in azzurro dell’ex allenatore del Torino, culminati nel playoff perso contro la Svezia, anticipano il suo esonero e precedono le dimissioni del presidente federale Tavecchio. A distanza di 60 anni l’Italia manca la qualificazione mondiale
LUIGI DI BIAGIO (ad interim)
- In attesa della nomina di Roberto Mancini, e in vista delle amichevoli contro Argentina e Inghilterra, il 5 febbraio 2018 assume l'incarico ad interim. Con il bilancio di una sconfitta e un pareggio, lascia tornando a guidare l'Under 21
ROBERTO MANCINI
- L'allenatore del trionfo di Wembley, con l'Europeo vinto l'11 luglio 2021 dopo 53 anni di attesa, della ricostruzione di una Nazionale a pezzi, dei risultati ottenuti cercando sempre la via del bel gioco. Ma anche di un fallimento difficile da cancellare: la qualificazione mancata al secondo Mondiale di fila, per mano della Macedonia del Nord, che elimina gli Azzurri campioni d'Europa in un drammatico playoff
- Le dimissioni, per motivi personali, il 13 agosto 2023: 5 anni in Azzurro con 61 panchine, terzo Ct più presente di sempre
LUCIANO SPALLETTI
- Dopo aver vinto lo scudetto (il terzo) sulla panchina del Napoli, il 18 agosto 2023 viene ufficializzato come nuovo CT al posto del dimissionario Roberto Mancini. Riesce a centrare la qualificazione agli Europei chiudendo il girone (vinto dall'Inghilterra) davanti all'Ucraina, ma il torneo in Germania sarà deludente con l'eliminazione agli ottavi contro la Svizzera.
- Se in Nations League raggiunge i quarti (passa la Germania), l'esordio nelle qualificazioni mondiali è un flop: 0-3 contro la Norvegia. Una sconfitta che gli costa l'esonero
GENNARO GATTUSO
- L'annuncio il 15 giugno 2025, con l'obiettivo di risollevare una Nazionale che rischia di non andare al Mondiale per la terza volta di fila
- Al momento della chiamata della Figc era svincolato, dopo aver guidato l'Hajduk Spalato nell'ultima stagione e aver rescisso consensualmente il contratto il 5 giugno. Da allenatore ha guidato anche Milan e Napoli in Serie A, Sion, Ofi Creta, Valencia e OM all'estero
