Okaka è tornato, un tacco per salvare Mazzarri
Premier LeagueDopo due sconfitte di fila, il Watford di Mazzarri torna alla vittoria grazie a una doppietta di Okaka che rimonta il vantaggio di Lukaku. Straordinario il primo gol, segnato con un tacco al volo. Una prodezza che all'attaccante italiano era già riuscita.
A fine partita Mazzarri l’avrà certamente ringraziato. Due abbracci calorosi conditi dalla solita grinta, uno per ogni gol segnato contro l’Everton. Eh sì, perché se il Watford è tornato alla vittoria dopo due sconfitte consecutive (3 nelle ultime 4) il merito è soprattutto di un uomo: Stefano Okaka. L’attaccante partito da Roma e sbarcato a Watford dopo aver girato mezza Italia ed essere passato per Bruxelles, è tornato. Due gol per stendere l’Everton e rilanciare gli Hornets proprio quando la crisi di metà stagione sembrava certificata. Con un suo marchio di fabbrica, tra l’altro, un gol di tacco al volo che dalle parti della curva Sud dell'Olimpico ancora tutti ricordano.
Amarcord giallorosso - Era il 31 gennaio del 2010 e la Roma di Ranieri, che di lì a poco si sarebbe giocata lo scudetto contro l’Inter di Mourinho, stava pareggiando in casa contro il Siena a una manciata di minuti dalla fine. Dalla sinistra parte un cross, non sembra pericoloso, ma sulla palla si avventa Okaka che al volo, di tacco, infila Curci e fa impazzire i tifosi giallorossi, dando di fatto il via a una striscia di vittorie che stava per certificare il primo miracolo sportivo di Claudio Ranieri.
Stefano è tornato - Ebbene Okaka l’ha fatto di nuovo. Questa volta contro l’Everton e per la gioia di Walter Mazzarri. E dire che era cominciata nel peggiore dei modi la sfida contro i toffees di Koeman. Al solito Lukaku (7 gol in 10 presenze in questa Premier) erano bastati appena 17 minuti per raggelare il sangue del focoso allenatore italiano. Ma Okaka non si è scomposto, ha aspettato il momento giusto e si è presentato ai nuovi tifosi col migliore dei biglietti da visita. Dopo 4 mesi dal suo ritorno in Premier, infatti, non aveva ancora mai segnato, d’altronde tra infortuni (tanti) e scelte di Mazzarri era sceso in campo solo in 5 partite per 115 minuti totali.
Tripudio Watford - Il primo tempo si chiude così, su un 1-1 che lascia presagire una ripresa molto equilibrata e combattuta. Nei secondi 45 minuti però l’Everton praticamente non si presenta in campo, mentre i giocatori del Watford sono indemoniati. Si gioca a una porta sola per almeno 30 minuti: al 59’ Prödl trova il 2-1 sugli sviluppi di un calcio piazzato di Holebas (altro ex romanista) e solo 5 minuti più tardi è di nuovo il turno di Okaka. Ancora Holebas, questa volta da calcio d’angolo, serve l'ex Anderlecht che batte sul tempo il proprio marcatore e infila Stekelenburg (terzo ex giallorosso). Vicarage Road ora è una marea gialla che esulta e si esalta col nuovo colosso e nonostante le urla e le preoccupazioni di Mazzarri il gol del 2-3 di Lukaku (ancora lui) non cambia le carte in tavola. D’altronde, le aveva già servite Okaka. Due gol per tre punti che inevitabilmente segneranno l’inizio di una nuova vita. Ma sempre con un vecchio vizio, il gol di tacco.