Premier, Burnley-Manchester Utd 0-2. Liverpool-Crystal Palace 1-2

Premier League
I giocatori dello United con la maglia dedicata a Ibrahimovic e Rojo (Foto Getty)

Tre punti fondamentali in ottica Champions per i ragazzi di Mourinho che piegano i Claret nei primi 45 minuti con le reti del capitano e dell'attaccante francese. City ora a -1, per i padroni di casa traguardo salvezza rimandato. Il Liverpool si fa rimontare in casa dal Crystal Palace: colpisce due volte l'ex Benteke

BURNLEY-MANCHESTER UNITED 0-2

21' Martial, 39' Rooney

Il Manchester United vince e convince. I Red Devils, per la prima volta senza l'infortunato Ibrahimovic e a cui i compagni dedicano una maglia nel riscaldamento, offrono una prova di spessore al Turf Moor e conquistano la terza vittoria di fila in Premier. Il City, quarto in classifica, dista ora appena un punto e giovedì è in programma lo scontro diretto che dirà tantissimo sulla corsa Champions delle due squadre. Il primo tempo contro il Burnley è un dominio della formazione di Mourinho; l'assenza di Ibra responsabilizza i compagni, bravi a coprire tutte le linee del campo e muoversi in maniera brillante sul fronte offensivo con Rooney ad agire da falso nueve e favorire le sovrapposizioni di Martial e Lingard. Le ripartenze sono difficili da contenere per la difesa del Burnley e su una di queste arriva il gol che sblocca la partita: Martial scappa via sulla corsia centrale, scambia con Herrera e davanti a Heaton non perdona. Sempre il francese protagonista nell'azione del raddoppio. È Rooney però a realizzare il tap in decisivo sulla respinta corta del portiere. Si va così al riposo sul doppio vantaggio per lo United.

United in controllo

In avvio di secondo tempo Sean Dyche prova a riportarsi in partita inserendo Tarkowski al posto di Mee. Il risultato però non è quello sperato perché il Burnley riesce solo a guadagnare campo senza però trovare occasioni da gol che possano impensierire De Gea. Dall'altra parte lo United comincia ad accusare la stanchezza post Europa League e preferisce amministrare invece che cercare il colpo del ko. Solo i cambi nel finale danno nuova linfa all'attacco del Manchester, con Rashford che vuole mettere la propria firma sul tabellino dei marcatori ma deve fare i conti con l'ottima risposta di Heaton. Nel finale c'è spazio anche per la devastante azione personale di Pogba ma lo 0-3 non arriva per questione di centimetri. La sostanza non cambia: gli ospiti si confermano in grande forma e arrivano nel migliore dei modi al derby di giovedi. L'assenza di Ibra, per quanto pesante vista l'importanza del giocatore, può rappresentare un fattore di crescita per i compagni.

LIVERPOOL-CRYSTAL PALACE 1-2

24' Coutinho (L), 42', 74' Benteke (CP)

Passo falso del Liverpool nel match casalingo contro il Crystal Palace. Ad Anfield si affrontano due delle squadre più in forma del campionato e i valori si riflettono in campo: è la squadra di casa a fare la partita, ma il Palace tiene bene, concedendo poco o nulla agli avversari. Niente può fare però sulla splendida traiettoria di Philippe Coutinho che, direttamente da calcio di punizione, infila l'1-0. Il gol galvanizza il Liverpool che però, in un momento di apparente controllo della gara, subisce il pari. Cabaye scatta alle spalle di Lovren, si invola sulla fascia e crossa al centro dove Benteke, l'ex di turno, deve solo appoggiare in rete.

La legge dell'ex

Il gol subito a fine primo tempo colpisce emotivamente i Reds che trovano difficoltà a rendersi pericolosi dalle parti di Hennessey. È al contrario la squadra di Allardyce a costruire le migliori occasioni per portarsi in vantaggio, in particolare sfruttando gli spazi lasciati dalla difesa del Liverpool. La beffa per la formazione di Klopp è nell'aria e arriva puntualmente a un quarto d'ora dal termine: a segno va ancora Benteke, lasciato solo in area su azione d'angolo, che di testa mette la sfera di nuovo alle spalle di Mignolet. Il forcing finale dei padroni di casa non procura brividi al Palace che porta a casa meritatamente la vittoria. I tifosi Reds abbandonano Anfield delusi per l'ennesima prova di maturità fallita dalla loro squadra, ferma a 66 punti con il posto Champions pericolosamente a rischio.