Conte: "Progetto il futuro al Chelsea. Le critiche? E' tutta invidia"
Premier LeagueIn una lunga intervista al Corsera, l'allenatore italiano ripercorre la cavalcata vincente in Premier e parla di futuro, con l'imminente finale di FA Cup da giocare contro l'Arsenal: "Partiamo sfavoriti. In Inghilterra sono diventato più paziente. Ho vinto ovunque ma c'è sempre qualcuno che mette un 'però'"
Dopo la vittoria della Premier League non sono finiti gli obiettivi di Antonio Conte. Con il suo Chelsea andrà all'assalto della FA Cup nella finale contro l'Arsenal per un double che passerebbe alla storia. L'allenatore dei Blues si è raccontato in una lunga intervista al Corsera: "Non mi aspettavo di vincere subito - ha spiegato - Il Chelsea arrivava da un 10° posto e c'erano problemi. Non sono maniacale ma ho un metodo ragionato e la vittoria soddisfa di più ma non cancella le difficoltà".
The Master of tactics
All'ex allenatore della Nazionale gli viene riconosciuta una certa capacità tattica: "E' la tattica che ti porta al successo, le motivazioni ti fanno vincere una partita - ha spiegato ancora - Mi riconoscono di aver portato qualcosa di diverso, il Chelsea è la prima squadra che vince il titolo giocando con la difesa a tre".
Il rapporto con Abramovic
"Al primo incontro mi disse che la squadra avrebbe dovuto avere un'identità, essere riconoscibile, vuole essere sempre coinvolto. Quando abbiamo perso con l'Arsenal è stato tre giorni interi con noi a vedere gli allenamenti e a parlare con me. Stiamo progettando il futuro, quest'anno avevamo 13/14 giocatori di buona qualità, ora serve aumentare i numeri e metterci le ciliegine". Il futuro sarà dunque ancora in Blues: "Ho due anni di contratto, dimostrano di apprezzarmi e di condividere il mio progetto. Questo mi fa stare sereno".
Imparare a chiedere
Dunque la permanenza dell'allenatore italiano non dipende dal mercato che farà il club: "I club in cui sono stato non mi hanno mai dato chissà che, magari uno chiede ma altri sono bravi a chiedere e a farsi accontentare, io devo migliorare in questo. Qui c'è un progetto e sanno che la rosa va rinforzata".
Il sassolino nella scarpa
"Negli ultimi sei anni quando ho iniziato la stagione e cioè a Bari, Siena, Juve e Chelsea ho sempre vinto e con la Nazionale siamo usciti ai quarti ai rigori, ma c'è sempre stato un rumore di sottofondo - dice Conte - C'è sempre stato un 'Conte è bravo però...', e non ho mai capito perché. La verità è che per uno che ama fare con la sua testa e non scende a compromessi c'è sempre un però. Ora diranno che dovrò riconfermarmi, oppure dimostrare in Champions. Tutta gente invidiosa che non ha mai vinto nulla".
La Nazionale, i club e Totti
"La Nazionale che ha ereditato Ventura, che è l'uomo giusto per guidarla, ha una base importante e ci sono dei buoni giovani come Donnarumma che è un predestinato", Conte parla delle proprietà straniere che stanno arrivando anche in Italia: "Bisogna giudicarle senza pregiudizi a patto che facciano le cose in maniera seria". Un pensiero su Totti: "Se ogni giorno si sentirà pronto ad andare al campo d'allenamento e la mente e il corpo sono a posto, può continuare a giocare".