4869 giorni dopo l'attaccante inglese torna a segnare con la maglia dell'Everton. Il suo colpo di testa allo scadere del primo tempo vale la vittoria dei Toffees sullo Stoke e un secondo debutto indimenticabile in maglia Blue
L'esordio in Premier League non si dimentica mai. Un'emozione che ti entra nella pelle e non viene più via, come un tatuaggio. A distanza di 13 anni, Wayne Rooney non credeva mai di poter rivivere un altro debutto da sogno. E invece ci è riuscito, togliendo il fiato ai 40 mila di Goodison Park che per anni hanno atteso il ritorno del loro re. Minuto 45 di Everton-Stoke: Calvert-Lewin dal versante destro crossa verso il centro un morbido pallone. Ad attenderlo in area c'è proprio Rooney che di testa svetta in alto e piazza la sfera sul secondo palo, battendo Pickford e firmando la rete che vale i tre punti. Lo stesso angolo in cui oltre 10 anni fa aveva segnato un gol da favola, facendo innamorare gli occhi di tutto il mondo, compresi quelli di Sir Alex Ferguson che aveva fatto follie pur di portarlo a Manchester. E poi la corsa verso la bandierina a petto in fuori e urlo in gola a sfoderare la propria gioia e l'amore per quel colore, il blu, mai dimenticato, nonostante tanti anni di lontananza. Nel mezzo una lunga esperienza al Manchester United, condita da una quantità impressionante di gol, tanti trofei e qualche sbornia per quel 'genio e sregolatezza' di cui tanto ci lamentiamo, ma di cui non riusciamo a fare a meno. 4869 giorni dopo Rooney è tornato a casa. Ha aperto la porta con le sue chiavi, mai abbandonate, è entrato e dopo l'ennesima rete si è seduto sul trono, dove merita di stare un re così innamorato del suo popolo. Welcome back Wayne!