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Setubal, Mourinho inaugura la sua strada: "Qua non mi chiamano Special One, è una str..."

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Allo "Special One" è stata intitolata una strada a Setubal. Ma per l'allenatore portoghese la cerimonia è diventata l'occasione per rivelare che in fondo, il suo famoso soprannome non gli piace così tanto 

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"Avenida José Mourinho", Setubal, Portogallo. Sì, lo Special One adesso ha anche una strada intitolata a suo nome. Chi passeggiava per quella che fu Rua da Saude, adesso penserà a uno dei più illustri figli della città. E durante la cerimonia in suo onore tenutasi oggi, l'allenatore del Manchester United non ha perso l'occasione per far parlare di sé. Come? L'argomento principale è diventato proprio... il suo storico soprannome, "Special One". Partendo infatti dalle sue origini, Mou ha rivelato: "Setubal è ancora l'unica città dove mi sento me stesso, dove le persone mi trattano come una persona normale e mi fanno sentire bene. Sono un cittadino di Setubal a tutti gli effetti, con i suoi pregi e i suoi difetti. E questo onore mi commuove".

 

Quel soprannome...

Sì, ma per il mondo lui è lo "Special One". "Vengo qui - ha proseguito Mou - perché i miei amici mi chiamano ancora "Ze" (il suo nomignolo in portoghese è appunto Ze Mario) e lasciano perdere questa str****ta dello Special One". Senza molti giri di parole, come del resto ha sempre fatto. Dal "non sono pirla" al "non sono Special One". Just "Ze". Figlio di quella Setubal che lo apprezza per quello che è. Sindaca in primis: "José è un figlio di Setubal. un uomo di mondo e una personalità globale. Ci fa sentire orgogliosi di essere nati qui". E chissà, un giorno Mourinho tornerà a viverci? "Non so cosa farò dopo aver smesso col calcio - conclude José - seguirò sicuramente i miei figli e i miei nipoti. Ma questa sarà sempre casa nostra". Una casa "speciale"... anzi, meglio di no: casa sua.