"Normal One" contro "Special One" nell'ottava giornata di Premier: Mourinho, che colleziona clean-sheet, deve guardarsi dal collega da sempre votato al gioco d'attacco. Guardiola spera di approfittarne per staccare in classifica lo United: il suo City ospita lo Stoke. Monday night tra club in crisi: Leicester-West Brom
Ha appena compiuto due anni, Jurgen Klopp. Due anni di Liverpool, da quell’8 ottobre in cui si definì un “Normal One” ereditando la panchina dei Reds da Brendan Rodgers. Spegnendo le candeline, probabilmente, avrà espresso il desiderio di diventare presto uno “Special One”, per la gente di Liverpool, alla quale si era presentato con grande onestà con frasi tipo “Restando qui almeno quattro anni, credo che un titolo lo vinceremo”. Dopo i primi due, i tifosi ancora aspettano: lui, intanto, questa settimana si trova di fronte il “vero” Special One, quello che di solito al secondo anno su una panchina si migliora sempre.
LIVERPOOL-MANCHESTER UNITED (sabato ore 13.30, diretta su Sky Sport 3 HD)
Una delle grandi classiche del calcio inglese non sarà solo Klopp-Mourinho. Ben pochi i punti in comune, a parte la capacità di sedurre i media con poche parole, anche solo una frase ad effetto, e una finale di Europa League raggiunta al primo anno con il loro nuovo club. La differenza è che Klopp, quella del 2016, l’ha persa contro il Siviglia, mentre Mou nell’edizione successiva ha fatto suo il “titulo”.
Volendo semplificare, siamo di fronte al classico duello tra chi ama il calcio propositivo, verticale, d’attacco e chi astutamente sa quando lasciare che siano gli altri a condurre le danze, parcheggiando il pullman e colpendo di rimessa. Non è un caso che le partite del Liverpool, da quando Klopp siede sulla panchina dei Reds, siano le più ricche di gol (fatti, ma anche subiti) di tutta la Premier League. Spettacolo assicurato, con il tedesco a spiegare il suo calcio a gente come Coutinho (che in estate ha trattenuto ad ogni costo. Nel senso letterale), Salah (che ha appena portato l’Egitto al Mondiale), Firmino e Manè.
Tanti gol, dunque, quando va in scena il Liverpool. Pochissimi, però, quelli che è abituato a incassare lo United di Mourinho, che vanta ben 6 clean sheet in 7 partite di Premier giocate; solo 2 i gol subiti finora, appena uno il giocatore capace di violare la porta difesa da De Gea, ovvero Choupo-Moting dello Stoke che con la sua doppietta ha rosicchiato ai Red Devils gli unici due punti che mancano loro per essere a punteggio pieno. Sette i punti di distanza in classifica tra United e Liverpool, divario che si è creato soprattutto nel corso del settembre da incubo di Klopp. Il tempo per risalire c’è, a patto di non perdere… tempo. La promessa era di un titolo in 4 anni: bisognerà fare i conti anche con la pazienza dei tifosi.
MANCHESTER CITY-STOKE (sabato ore 16, diretta su Sky Sport 3 HD)
Un ulteriore spunto di riflessione viene dalla percentuale di gol segnati rispetto ai tiri tentati. Anche qui, la città di Manchester domina, con lo United che va a segno con il 17% circa delle sue conclusioni e il City che segue con il 16.3%. Dietro tutte le altre big: Chelsea (14%), Tottenham (10,4%), Liverpool (9,5%), Arsenal (9%). Segno della maturità che stanno acquisendo gli uomini di Guardiola, che ora iniziano a tessere ragnatele come piace a Pep ma che evidentemente sanno quando bisogna dare un taglio al tiki-taka portando la palla in porta. Per Guardiola a questo giro c’è proprio lo Stoke che aveva sgambettato il “nemico” Mourinho (2-2) e che dopo quella mini-impresa aveva perso due gare di fila (Newcastle e Chelsea) prima di risollevarsi contro il Southampton.
Sempre alle 16 si giocano anche Crystal Palace-Chelsea (Conte contro gli ultimi ancora a 0 punti e 0 gol fatti), Burnley-West Ham, Swansea-Huddersfield e Tottenham-Bournemouth.
WATFORD-ARSENAL (sabato ore 18.30, diretta su Sky Sport 3 HD)
La miglior partenza della sua storia, dopo 7 gare, per il Watford: 12 punti. Solo uno in più per l’Arsenal, che in casa Gunners significa invece trovarsi già a rincorrere per un posto tra le prime quattro (obiettivamente difficile parlare di titolo). Ultimo incrocio tra i due club il 31 gennaio, quando il Watford scrisse una paginetta della sua storia battendo per la prima volta l’Arsenal dopo 7 sconfitte di fila. Stavolta non sarà così semplice: la squadra di Wenger è in serie positiva da 7 gare tra campionato e coppe (6 vittorie e un pari) e Cech ha infilato 4 clean sheet di fila in Premier.
SOUTHAMPTON-NEWCASTLE (domenica ore 17, diretta su Sky Sport 3 HD)
Domenica scontro di metà classifica con i Saints reduci da due sconfitte di fila e il Newcaste che, dopo il ko contro il Brighton, ha strappato un pari al Liverpool. Tradizione favorevolissima al Southampton: il Newcastle è il club contro cui i Saints hanno vinto più scontri in Premier League nella loro storia, ultimo successo dei Magpies il 24 febbraio 2013. È addirittura dal lontano 1969, invece, che il Newcastle non torna a casa con un clean-sheet.
LEICESTER-WEST BROM (lunedì ore 21, diretta su Sky Sport 1 HD e Sky Sport 3 HD)
La giornata si chiude con il Monday night al King Power Stadium: le Foxes, 2 punti nelle ultime 5 gare, si ritrovano già a dover lottare nei bassifondi della classifica (al momento sono al quartultimo posto, a pari punti con lo Swansea terzultimo) e l’occasione giusta per una boccata d’ossigeno potrebbe essere un West Brom che non se la passa molto meglio, dopo l’ottimo avvio di campionato: 3 punti nelle ultime 5, oltre all’eliminazione dalla Coppa di Lega. “Per fortuna è lunedì”, diranno dalle parti di Leicester, dato che le Foxes hanno vinto 4 degli ultimi 5 Monday night.