L'allenatore dei Blues è stanco delle notizie che da qualche settimana circolano sui giornali inglesi: "Queste cose succedevano anche quando c'erano altri allenatori". Ancelotti al suo posto? "È un mio amico, ma non conta. Non mi preoccupo di quello che dicono sul mio futuro"
Non sono bastate le vittorie in campionato contro il Crystal Palace e in Coppa di Lega sull'Everton per spegnere le voci che vorrebbero i giocatori del Chelsea scontenti dei metodi di lavoro di Antonio Conte. C'è anche chi si è spinto più in là, parlando di un possibile ritorno di Carlo Ancelotti sulla panchina dei Blues. Nella conferenza stampa che precede la sfida al Bournemouth, l'attuale allenatore della squadra di Stamford Bridge ha deciso di dire basta: "Sono tutte balle". In realtà, l'ex ct della Nazionale italiana ha usato un'espressione più colorita, paragonando i rumors agli escrementi di un toro. "Queste cose le ho giò viste quando c'erano altri allenatori qui. Un sacco di balle. Provano a creare problemi tra me, il club e i giocatori. Se qualcuno è felice di scrivere certe cose, che continui pure. Io ho già risposto in passato".
Secondo alcune fonti i giocatori avrebbero contattato l'ex assistente Steve Holland per esprimere la loro ostilità nei confronti delle pretese di Conte in allenameto. "Questa è una mancanza di rispetto", ha continuato. "Posso accettare che si scriva che il club è pronto a licenziarmi e le storie con i giocatori, ma coinvolgere un'altra persona in questo modo è scorretto. E non è bello che questa persona abbia dovuto mandarmi un messaggio per dirmi: 'Mi dispiace ma non è vero, se vuoi posso rilasciare un'intervista. Perché mettere una persona così in difficoltà? Se volete colpirmi, colpite mei". La chiusura è su Ancelotti: "È un mio amico, ma questo non conta. Non mi preoccupo di quello che i giornali o le altre persone dicono del mio futuro, perché questo è il nostro lavoro. Ho grande rispetto per lui, è stato il mio allenatore alla Juventus".