Prima di Chelsea-Manchester United, l'ex allenatore della Nazionale ha stretto la mano del portoghese senza nemmeno guardarlo negli occhi. L'ultimo screzio di una serie lunghissima: tra i due, ormai, è gelo totale
Antonio Conte e José Mourinho non si sono mai sopportati e probabilmente non lo faranno mai. Una storia di antiche e durature inimicizie quella dei manager di Chelsea e Manchester United, che proprio durante la recentissima sfida dello Stamford Bridge ha vissuto gli ultimi bellicosi episodi. Siamo a pochi attimi dal fischio di avvio della partita, le squadre sono già schierate in campo e Mourinho aspetta il manager italiano all'ingresso del tunnel per salutarlo e stringergli la mano: Conte arriva con lo sguardo basso, non lo degna nemmeno di uno sguardo e stringe giusto per formalità la mano al collega portoghese, quasi infastidito. Poi si avvicina alla panchina e parlotta con i suoi assistenti, compreso Alessio, ai quali rivolge dei labiali quanto mai sospetti. Dopo 90 combattutissimi minuti, il secondo round. L'arbitro ha appena fischiato la fine della gara sancendo la vittoria dei Blues grazie al gol di Morata, Conte esulta come al suo solito mentre Mourinho si dirige verso la panchina dei padroni di casa per stringere nuovamente la mano all'ex Juventus. Ma se prima un freddo contatto tra i due c'era stato questa volta Mourinho rimane per così dire a "a mano asciutta". Conte infatti schizza in campo, ignora completamente il collega che non può far altro che accontentarsi di salutare i collaboratori di Conte. "Ho stretto la mano all'arbitro e ai giocatori", si è difeso l'allenatore dei Blues nella conferenza di fine gara. "Ho provato a salutarlo, ma è letteralmente scomparso", la replica di Mourinho.
I precedenti
Le storie tese tra Conte e Mourinho erano iniziate nella passata stagione, in quel famoso Chelsea-United vinto dal manager italiano per 4-0. Una partita senza storia, dominata dai Blues dal primo all'ultimo minuto e condita dalle solite esultanze esagerate di Conte, che più volte anche durante la partita aveva incitato il pubblico, cercando applausi da tutti per festeggiare quella vittoria. Ma è stato soprattutto l'atteggiamento di Conte sul gol del definitivo 4-0 a non andare giù a Mourinho che al termine della partita si era poi avvicinato a Conte per sgridarlo, senza dargli modo di replicare: "Non si esulta così sul 4-0, puoi farlo sull'1-0, altrimenti è un'umiliazione per noi". La risposta dell'allenatore del Chelsea non si era fatta attendere: "Sono stato un giocatore e so come si fa. Ho voluto chiamare lo stadio a fare un applauso alla squadra anche sul 4-0, perché lo meritava. Non sbeffeggio nessuno, me ne guardo bene".
Da quel momento in avanti, è stato un continuo botta e risposta. "Due anni fa il Chelsea è finito decimo dopo aver vinto la Premier League e non può succedere di nuovo. Gli allenatori delle due precedenti squadre Campioni d'Inghilterra, Chelsea e Leicester, sono stati esonerati l'anno successivo", ha commentato Conte questa estate. "Non so, potrei rispondere in molti modi, ma non ho intenzione di perdere i miei capelli parlando di Antonio Conte", ha replicato Mourinho. E l'ultima provocazione è arrivata proprio prima di Chelsea-United, quando Mourinho ha accusato Conte di lamentarsi sempre per gli infortuni. L'ex allenatore della Juventus non è rimasto in silenzio: "Mourinho passa un sacco di tempo a pensare al Chelsea. Anche l'anno scorso faceva così. Io dico che farebbe meglio a pensare agli affari suoi".