Sanchez-Arsenal, è rottura: il cileno scaricato anche dai compagni
Premier LeagueMusi lunghi dopo i gol e discussioni in campo: gran parte dello spogliatoio dei Gunners non digerisce più la presenza del cileno, destinato a passare al Manchester City a fine stagione. Situazione spinosa per Wenger: non è scontato che il giocatore possa partire a gennaio
Campionato altalenante a parte, non è un periodo facile per l’Arsenal. La squadra londinese sta affrontando diversi problemi, uno dei quali coinvolge l’integrità e l’unione del gruppo a disposizione di Arsene Wenger. Al centro del malumore generale - che dura ormai da qualche settimana - c’è il Gunner più discusso degli ultimi mesi: Alexis Sanchez. Il suo contratto con l’Arsenal terminerà infatti a fine stagione (salvo clamorosi dietrofront non rinnoverà) e, dunque, è destinato a cambiare maglia. Ma, finché c’è, gioca. Questo fatto ha provocato una spaccatura nello spogliatoio, soprattutto alla luce delle prestazioni decisamente poco brillanti in questa prima metà di stagione del talento cileno, che sembra destinato a un trasferimento a zero nel prossimo giugno al Manchester City. Spaccatura evidente anche in campo, come dimostrano i fatti accaduti nell’ultimo match contro il Crystal Palace (poi vinto 3-2, con doppietta proprio di Sanchez): al momento dei gol segnati dall’ex attaccante di Barcellona e Udinese, solo pochi compagni sono accorsi verso di lui a festeggiarlo. La maggior parte, a testa bassa, sono tornati verso il centrocampo. Fatto che ha provato a spiegarsi anche lo stesso Sanchez, gesticolando ampiamente con Xhaka e Lacazette, vicini a lui nell’esultanza. Anche da questo è chiaro come la popolarità del cileno sia in grande calo anche all’interno dello spogliatoio nell’ultimo periodo.
Confronto Wilshere-Sanchez. E Wenger resta prudente…
Andando oltre la pacatezza nell’esultanza di gran parte della squadra ai gol di Sanchez, c’è chi, come Jack Wilshere, ha manifestato ancora più apertamente le sue perplessità nei confronti delle prestazioni non all’altezza del cileno (contro il Palace, per esempio, è stato il giocatore che ha corso di meno: appena 5.8 km). Il centrocampista, cresciuto nell’Academy del club, si è confrontato con lo stesso Sanchez in partita, lamentandosi del suo atteggiamento nelle situazioni di possesso palla dell’Arsenal. Insomma: la maggior parte dello spogliatoio non digerisce più l’ex Barcellona e spera che possa partire già a gennaio. Dal canto suo, Arsene Wenger, è invece più prudente. Sebbene ammette ad aver ammesso di non aver visto alcun tipo di screzio nel match contro il Crystal Palace, secondo quando riporta il Daily Mail, il manager francese è più che consapevole della situazione dello spogliatoio. Tanto che avrebbe chiesto alla squadra uno “sforzo di unità” per non lasciarsi andare a scene simili anche nel prossimo match, contro il West Bromwich. La paura dell’allenatore da ormai 22 anni sulla panchina dei Gunners è che la situazione creatasi intorno a Sanchez possa far deragliare la squadra, allontanando ancora di più la possibilità che possa lottare per posti validi per la Champions League. Wenger prenderà in considerazione le offerte che arriveranno nel mese di gennaio per il cileno, ma - visto anche l’impegno con il Manchester City per la fine della stagione e l’importanza che ricopre all’interno degli schemi dell'Arsenal - non è scontato che Sanchez possa andare via subito, nonostante la rottura con lo spogliatoio.
I numeri (in calo) di Alexis Sanchez
Il classe 1988, come detto, sta vivendo una stagione - la sua ultima in maglia Arsenal - abbastanza negativa. Appena 8 i gol finora segnati in stagione, uno solo nell’unica partita di Europa League giocata. Simile al suo secondo con i Gunners, è, dei quattro giocati in Premier League, l’inizio di anno meno prolifico per il talento cileno, che a fine dicembre 2016 era già arrivato a quota 15 gol totali. Ai numeri in (inevitabile) calo, si aggiunga anche una poca partecipazione - per i motivi di cui sopra - al gioco della squadra. I piedi sono in campo, ma la testa di Sanchez sembra altrove, probabilmente già rivolta al Manchester City. Wenger si augura che il suo rendimento possa migliorare, ma la spaccatura con i compagni potrebbe trasformare la più potente arma nelle mani dell’Arsenal in un peso complicato da gestire fino alla fine della stagione.