L'ala del Middlesbrough percorre 70 metri in 6 secondi per togliere palla all'avversario: una velocità degna del giamaicano, l'uomo più veloce al mondo! Velocità che ha caratterizzato anche la sua giovane carriera da canterano del Barcellona...
Sabato scorso in Inghilterra sono rimasti tutti a bocca aperta. Non è stato un gol, una parata o un magnifico assist a sbalordire tutti, ma un semplice recupero di palla. ‘Semplice’ a parole perché per farlo devi avere una dote naturale e fuori dal comune. Si parla del match di Championship tra Middlesbrough e Aston Villa, dove il giovane Adama Traorè si è reso protagonista di un ripiegamento difensivo in puro stile Bolt, recuperando circa 70 metri di campo in appena 6 secondi. Una velocità supersonica che in poche ore ha già fatto il giro del web, ma che non è servita alla formazione di Tony Pulis a evitare la sconfitta. Velocità che ha contraddistinto da sempre la carriera del 21enne Traorè, spagnolo di origini maliane, cresciuto nella prestigiosa Cantera del Barcellona. Il talento di Traorè non è di quelli che si vedono tutti i giorni e così nei blaugrana scala subito le gerarchie, tanto da entrare a far parte in pianta stabile del Barcellona B nel 2013. Nel novembre dello stesso anno, a soli 17 anni, l’esterno fa il suo esordio in Liga, subentrando a Neymar. Tre giorni dopo debutta anche in Champions contro l’Ajax, mentre il 16 dicembre trova la prima rete con il Barça in Coppa del Re ai danni dell’Huesca.
Velocità, la stessa con la quale Traoré viene mandato via da Barcellona. I blaugrana infatti, per via di qualche infortunio ma soprattutto a causa di persistenti problemi comportamentali, decide di privarsi della sua giovane stella, cedendola nel 2015 all’Aston Villa per 12 milioni di euro, mantenendo però un diritto di recompra valido per 3 anni. Ai Villans lo spagnolo di origini maliane raccoglie appena 11 presenze. La testa matta la fa da padrone e così l’estate successiva si trasferisce al Middlesbrough. Al Boro Traoré trova più continuità, scendendo in campo 31 volte tra campionato ed FA Cup, ma non riesce a evitare la retrocessione. Quest’anno infine la prima esperienza in Championship, dove continua a mostrare tanta velocità e poco altro. Una flessione importante per uno considerato qualche anno fa uno dei migliori prospetti in giro per il mondo. A 21 anni però ha ancora tutto il tempo di riprendersi il suo futuro. Basterà correre il doppio degli altri.