Manchester City, Guardiola e il fiocco giallo per la Catalogna: "Lo indosserò sempre, non manco di rispetto"

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Pep Guardiola, allenatore del Manchester City (getty)

L'allenatore spagnolo festeggia il primo trofeo della stagione e fa chiarezza sul fiocco giallo: "In Catalogna c'è gente incolpevole in prigione. Accetterò ogni decisione della FA, ma sanno che non smetterò di indossarlo. È un simbolo di umanità"

MANCHESTER CITY-ARSENAL 3-0: IL RACCONTO

Pep Guardiola può esultare per la vittoria in Coppa di Lega, ma allo stesso tempo in Inghilterra continua a destare grande scalpore il "fiocco giallo" (simbolo della solidarietà agli independentisti catalani), che l'allenatore spagnolo ha mostrato sulla sua divisa anche nel match contro l'Arsenal. Un simbolo che la Federazione inglese ha deciso di bandire tra le perplessità di Guardiola, che lo ha ribadito dopo il successo contro l'Arsenal: "La FA sa che lo indosserò sempre - ha spiegato - Posso indossarlo da qualche altra parte. L'Uefa ha invece un'altra opinione: loro dicono che si può indossarlo finché lo si fa con rispetto. Qui in Inghilterra la storia è apparentemente diversa”. Sul significato del fiocco: “Ho empatia per le persone che non hanno libertà, per quei ragazzi in Spagna che sono in prigione. Non sono stati dichiarati colpevoli, chiunque può essere in quella situazione. Ci sono quattro persone in prigione e altri ragazzi: non hanno armi, solo voti al ballottaggio. Ho detto che il nastro giallo sarà sempre con me, fino alla fine. Accetterò qualsiasi cosa la FA deciderà sul mio comportamento. Non è una mancanza di rispetto”. Ha cercato un punto di contatto con la storia recente della consolidata democrazia britannica: "Prima di essere un manager, sono un essere umano, credo che l’Inghilterra sappia bene cosa questo significhi. Avete fatto la Brexit. Avete lasciato che la gente esprimesse un’opinione. Avete permesso alla Scozia di fare un referendum (per scegliere se restare nel Regno Unito). È la stessa cosa che stanno chiedendo in Catalogna. Ma sono finiti in custodia cautelare". M la Federazione britannica sottolinea in un comunicato che l’uso di questo nastro politico viola le sue regole: "Ha tempo fino a lunedì 5 marzo alle 18 per spiegare le sue ragioni".