L'allenatore dell'Arsenal ha annunciato l'addio a fine stagione dopo 22 anni. Pregi, difetti e prospettive future. Chi sarà il suo erede?
Scopritore di talenti e vincitore di titoli. Arsène Wenger è uno dei più grandi allenatori della storia dell'Arsenal e del calcio moderno. L'unico rimpianto è che abbia scelto di andare via con qualche anno di ritardo. Così, ha arricchito il palmares, ma ha intaccato una carriera straordinaria. Wenger ci ha regalato tanto. In questi anni, ha cambiato la Premier League e ha rafforzato il calcio inglese. Ha modificato l'alimentazione, l'abitudine a praticare lo stretching in maniera esasperta, ha creato per l'Arsenal squadre straordinarie. Ha fatto diventare grandi giocatori già strepitosi.
Wenger, tra meriti e rimpianti
Wenger ha il merito di aver forgiato i giovani, creando squadre bellissime e un gioco meraviglioso. Tra i tanti pregi, c'è spazio anche per qualche difetto. Ha insistito, per sei anni, con un portiere pessimo, Almunia: una presa di posizione che ha sottolineato la sua forza nel prendere le decisioni. E poi, non ha mai rafforzato la difesa, limitando la capacità di vittoria. Cosa gli è mancato? Wenger è l'unico ad aver vinto 7 volte la FA Cup, ma gli è mancata l'Europa. Gli auguro di vincere l'Europa League.
Chi prenderà il suo posto?
Ci sono vari candidati per la panchina dell'Arsenal. Massimiliano Allegri, che lo scorso anno ha avuto dei contatti con la società. Carlo Ancelotti che in Premier ha vinto e tornerebbe volentieri. Uno dei candidati principali è Roberto Mancini che ha vinto la Premier League. Sembra che Wenger abbia fatto una lista, perché sono certo che il sostituto lo sceglierà lui, tra gli italiani e alcuni suoi ex giocatori. Tra tutti? Vieira, Arteta e Henry.