Impegno agevole per i Reds contro il West Brom ultimo in classifica e a un passo dalla retrocessione. Klopp, però, farà inevitabilmente i suoi calcoli in vista della semifinale di Champions. Domenica il City di Guardiola ospita lo Swansea: festa davanti ai suoi tifosi e caccia al record di punti
RISULTATI E CLASSIFICA DI PREMIER LEAGUE
Assegnato il titolo, con il gentile regalo da parte di Mourinho a Guardiola (City campione sul divano di casa, grazie alla sconfitta dello United contro il West Brom), restano vive le corse per i posti Champions e per la salvezza. Per quanto riguarda la prima, Tottenham e Manchester United (che sabato si incontreranno nella semifinale di FA Cup) si sono già portate avanti, anticipando i loro impegni di questa 35a giornata di Premier League: martedì gli Spurs hanno pareggiato 1-1 sul campo del Brighton, mentre mercoledì lo United ha vinto 2-0 contro il Bournemouth. Il turno di campionato si completa tra sabato, domenica e lunedì, chiudendosi con il Monday night tra Everton e Newcastle.
Liverpool, calcoli pre-Champions
Due le gare in programma sabato. Si inizia alle 13.30 (diretta su Sky Sport 3 HD), con il Liverpool ospite del West Brom, l’ultima in classifica a un passo dalla retrocessione aritmetica. La squadra di Moore è reduce dal colpaccio ai danni del Manchester United e, sempre in questa stagione, ha creato qualche problema anche ai Reds, con lo 0-0 dell’andata e, soprattutto, il successo per 3-2 che a gennaio eliminò il Liverpool dalla FA Cup. Certo, l’idea di due big stese una dopo l’altra nell’arco di una settimana da una squadra che dal 31 gennaio al 31 marzo ha inanellato 9 sconfitte di fila appare piuttosto improbabile, ma il West Brom può sempre sperare che il Liverpool abbia già la testa alla semifinale di Champions contro la Roma, in programma martedì.
Klopp non schiererà certo la formazione tipo, ma parliamo comunque di una squadra che in Premier ha preso appena un gol negli ultimi 4 turni (sulla facilità di andare a rete inutile dilungarsi). Al West Brom di sicuro serve qualcosa di molto simile a un miracolo per salvarsi: in caso di sconfitta potrebbe già retrocedere matematicamente al termine di questo turno (dipenderà dal risultato dello Swansea, impegnato domenica contro il Manchester City).
Sempre sabato, alle 16, Watford-Crystal Palace, con le due squadre separate da 3 punti e da 4 posizioni in classifica. A Hodgson, che ha tirato fuori il club dalla zona rossa dopo un avvio da incubo sotto la gestione de Boer, serve una vittoria per portarsi in acque più tranquille.
Wenger da record, al contrario
Domenica alle 14.30 Arsenal-West Ham (diretta su Sky Sport 3 HD) e Stoke City-Burnley, poi alle 17.30 Manchester City-Swansea (diretta su Sky Sport 3 HD). I Gunners, sesti, sono caduti a Newcastle dopo tre successi consecutivi in Premier: nell’occasione, dopo 7 gare di fila, tra campionato e coppe, in cui aveva segnato almeno due gol a partita (20 in tutto), la squadra di Wenger ne ha realizzato solo uno. E ha perso, incappando nell’undicesima sconfitta stagionale in campionato: sotto la gestione Wenger, l’Arsenal aveva perso così tanto solo una volta, nella stagione 2005-2006.
Pep, è qui la festa
Alle 17.30 scatta la festa del City di Pep Guardiola, quella che gli era stata “rubata” da Mourinho in occasione del derby vinto in rimonta dal Manchester United. Non contento, il “perfido” José ha pensato bene di perdere la settimana dopo contro il West Brom ultimo in classifica: il City aveva già giocato (battendo il Tottenham) e così la festa dei cugini è scattata solo sul divano, per ora. Adesso, finalmente, per i ragazzi di Guardiola c’è l’incontro con i propri tifosi, con l’Etihad che si prepara a celebrare una stagione dominata dall’inizio alla fine. Poi però si gioca: per lo Swansea che non vince da 4 turni (tre pari e una sconfitta) è un match cruciale, visto che in classifica occupa il quart’ultimo posto, seppur con una partita da recuperare. Il City invece insegue il traguardo dei 100 punti. A 5 giornate dalla fine ne ha 87, vincendole tutte potrebbe chiudere il campionato a quota 102, stracciando il record (95) che al momento appartiene al Chelsea 2004/2005. Un Chelsea che era allenato, guarda caso, da Mourinho. Sarà la vendetta di Guardiola?