L’allenatore ha voluto ringraziare tutti i dipendenti del club, dopo la vittoria del campionato: “Qui non si tratta di vincere o perdere una o due partite, ma essere presenti ogni giorno in sede per 9 mesi, costruendo uno spirito unico per tutti”
Non c’è mai stata storia, in Premier League, nel corso di questa stagione. È stato un vero e proprio monologo, quello del Manchester City di Pep Guardiola, protagonista di un campionato dominato dall’inizio alla fine. E che, peraltro, è stato vinto con cinque turni d’anticipo ma non ancora festeggiato: la certezza aritmetica, infatti, è arrivata con la sconfitta del Manchester United nello scorso turno di campionato. L’allenatore ha voluto ringraziare tutti i dipendenti della società con un discorso emozionante: “Non siamo riusciti a festeggiare tutti insieme il giorno che siamo diventati campioni perché eravamo a casa, quindi mi trovo di fronte a quello che potrebbe essere il discorso più facile ma anche più difficile da fare. Congratulazioni a tutti, siamo i campioni, i migliori in Inghilterra: un sogno che si realizza, che i giocatori e tutti noi dello staff vogliamo condividere con voi, perché senza la vostra incredibile dedizione non saremmo mai riusciti a raggiungere un tale risultato. Qui non si tratta di vincere o perdere una o due partite, ma essere presenti ogni giorno in sede per 9 mesi, uno al fianco dell’altro, costruendo uno spirito e un qualcosa di unico per tutte le persone del club. Nello spogliatoio, nei corridoi si percepiva il vostro legame, la vostra amicizia, senza la quale non sarebbe stato possibile per noi arrivare dove siamo arrivati. Impossibile farlo se non si è buone persone, se non si accettano gli altri, se non si costruisce un qualcosa”.
"Siete i migliori"
Così, per Guardiola superare le rivali del campionato è poco, rispetto al lavoro quotidiano di tante persone. “Noi alla fine siamo riusciti a essere migliori rispetto a 19 squadre, non molto di più. Voi invece avete fatto molto di più. Ogni giorno vi siete presi cura di noi e per questo meritate tutto il mio rispetto. Rimarrete per sempre nel mio cuore fino all’ultimo giorno della mia vita. Sono certo di questo. Quello che ho sentito e provato in questa stagione è veramente qualcosa di inimmaginabile. Per questo ora, prima che questa giornata sia finita, voglio vedervi tutti giù di sotto in campo per scattare una foto tutti insieme. Prima, però, voglio ancora ricordarvi una cosa: siete il miglior staff che un allenatore possa desiderare” ha concluso l’allenatore.