Manchester United, Ronaldinho esalta Pogba: "È da Pallone d'Oro, ma ascolti Mou"

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Le parole dell'ex campione brasiliano rilasciate a Canal+: "Pogba può scrivere la storia e vincere il Pallone d'Oro, ma deve ascoltare Mourinho". Intanto il francese, dopo la semifinale di FA Cup vinta contro gli Spurs, chiarisce il suo rapporto con José: "Nessun problema, è lui che decide e io rispetto le sue scelte"

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Pogba Pallone d’Oro? Certo - parola di un certo Ronaldinho, ma ad una sola condizione: chinare il capo e ascoltare Mourinho. Le parole dell’ex fuoriclasse brasiliano sono state rilasciate durante un’intervista a Canal+, per lo show televisivo Canal Football Club. “È un piacere per me sapere di essere un idolo per Paul - ha detto l’ex Barcellona e Milan - ma io lo vedo come un amico. È un giocatore straordinario, che può certamente vincere il Pallone d’Oro. Con le sue qualità potrebbe giocare ovunque e in qualsiasi posizione, da centrale di centrocampo, intermedio o anche più offensivo. Uno come lui può scrivere la storia”.

“Mourinho va sempre rispettato”

Parole di elogio, e profondo rispetto quelle di Ronaldinho, nonostante dall’Inghilterra rimbalzino già da molto tempo diverse voci su una possibile partenza di Pogba in estate. Mou sarebbe stanco dei suoi atteggiamenti, specie in mezzo al campo da gioco, e potrebbe avallare una sua cessione. Anche Ronaldinho, in questo senso, è categorico: “Paul può imparare molto da Mourinho, che è uno dei migliori allenatori in circolazione. Un allenatore che ha vinto così tanti titoli e ha una così grande conoscenza deve sempre essere rispettato, anche quando spesso ti fa sedere in panchina”. Diverso, poi, il ragionamento del brasiliano sul discorso cessione: “Lasciare lo United per diventare grande? Lui è già in un grande club, ma deve giocare dove è più felice”.

Dunque palla a Pogba, che dopo la recente semifinale vinta contro il Tottenham - in cui è partito titolare - e l’accesso alla finale di FA Cup, si è detto categorico sul suo rapporto con Mourinho: “Non ho problemi con lui. È lui che allena e io accetto ogni sua decisione. Penso solo allo United, il mercato non è nella mia testa, e sono concentrato solo sulla finale di coppa e sul Mondiale”.