L'ex allenatore dell'Inter ha ammesso di aver evaso le tasse per 3,3 milioni di euro ma ha trovato un accordo con il fisco spagnolo: pagherà 800mila euro per non aver dichiarato i diritti di immagine dei due anni al Real Madrid. Così, eviterà un anno di carcere
Ancora guai con il Fisco per José Mourinho. Dopo aver già pagato 4,4 milioni di euro all'agenzia delle entrate, l'allenatore del Manchester United è costretto a dover mettere di nuovo mano al portafogli. L'ex nerazzurro ha ammesso di aver evaso 3,3 milioni di euro sui diritti di immagine di quando era sulla panchina del Real Madrid tra il 2011 e il 2012. Il patteggiamento costerà allo Special One 800mila euro, non una cifra astronomica per lui - visti i quasi 30 milioni annui che riceve dallo United - che gli eviterà il processo e una possibile condanna a 12 mesi di carcere. A riportarlo è il quotidiano spagnolo El Mundo che rivela che l'accordo è con il fisco spagnolo verrà formalizzato nelle prossime settimane, anche se i termini sono stati già fissati.
Un sistema a scatole cinesi
Dalla Spagna, inoltre, fanno sapere che il manager dei Red Devils ai tempi del Real Madrid non aveva denunciato i proventi ricavati dai diritti di immagine: un tesoretto di oltre tre milioni di euro che supera di gran lunga i 120mila euro fissati dalla legge spagnola come soglia massima. Secondo quanto scrive El Mundo, i contratti stipulati con grandi sponsor e con la stessa società di Florentino Perez venivano siglati da due società irlandesi che, a loro volta, giravano quei soldi alla Koper, una fondazione neozelandese. Un sistema di scatole cinesi simile a quello che gestiva i guadagni di Cristiano Ronaldo e del suo procuratore Jorge Mendes, anche loro finiti nei guai con la giustizia per aver evaso le tasse.