A Wembley decide la partita Eden Hazard dopo venti minuti, guadagnandosi e segnando il rigore del vantaggio che durerà fino al fischio finale. Nella ripresa chance per Mou con Rashford, ma soprattutto con Pogba nel finale. Ottavo trionfo per il Chelsea in coppa, secondo in Inghilterra per Conte
CHELSEA-MANCHESTER UNITED 1-0
22' rig. Hazard
TABELLINO
Chelsea (3-5-1-1): Courtois; Azpilicueta, Cahill, Rudiger; Moses, Kanté, Fabregas, Bakayoko, Alonso; Hazard (90'+1 Willian); Giroud (89' Morata). All: Conte
Manchester United (4-3-3): De Gea; Valencia, Smalling, Jones (87' Mata), Young; Matic, Herrera, Pogba; Lingard (73' Martial), Rashford (73' Lukaku), Sanchez. All: Mourinho
Ammoniti: 21' Jones (MU), 58' Valencia (MU)
Yes, I will. Sì, lo voglio, e che sia matrimonio tra Chelsea e l’FA Cup, royal, reale, come il peso della 137^ edizione dalla coppa più vecchia e gloriosa della storia del calcio, in scena dal 1871 e con i Blues a trionfare sul Manchester United, ma anche sulle altre 737 squadre che hanno preso parte al torneo. Conte alza così al cielo il suo secondo titolo in Inghilterra, forse l’ultimo e con un addio a Londra quasi ormai inevitabile. Lo fa dopo aver perso la finale dello scorso anno e consegnando al Chelsea la sinfonia numero otto della sua storia in FA Cup. Decisivo è Hazard, che crea la giocata che lo porta solo davanti a De Gea al 22’, un colpo di classe geniale che risolve la partita, prima di farsi stendere in area da Jones e di realizzare alla perfezione il rigore che basta per la vittoria finale. Tanti applausi però anche a Courtois, e alla scelta coraggiosa di Conte nel far sedere in panchina il portiere titolare di tutta la coppa, Caballero, per l’altro belga (dopo Hazard) decisivo con le sue parate. Mou perde invece la sua terza finale in carriera su quindici giocate. Di Pogba l’occasione più clamorosa a Wembley, a dieci minuti dalla fine, con un colpo di testa in solitaria in area di rigore spedito però clamorosamente fuori. Alla fine sorride il Chelsea, e Conte, che salva la stagione proprio all’ultima partita dell’anno.
Out Lukaku, Conte rinforza centrocampo
La grande novità della partita si chiama Romelu Lukaku: non al meglio dopo un infortunio alla caviglia e in panchina con Rashford titolare nel 4-3-3 di Mou. Ai suoi lati Sanchez e Lingard, col cileno - uomo da otto gol nelle sue otto partite giocate a Wembley - che potrebbe però durante il match occupare il ruolo di punta centrale. A centrocampo ci sono Herrera, Pogba e Matic, mentre la linea di difesa sarà composta dal capitano Valencia, più Smalling, Jones e Young. Dall’altra parte invece la mossa di Conte è rinforzare il centrocampo e togliere una freccia all’arco dell’attacco, con Willian in panchina e un Bakayoko in più in campo, insieme a Fabregas e Kanté come interni di centrocampo. Sulle fasce i soliti Moses e Alonso, mentre Hazard giocherà alle spalle di Giroud, uomo di coppa, e direttamente coinvolto in 22 reti nelle sue 26 partite giocate in FA Cup (15 gol e 7 assist) dal debutto. In difesa, invece, ecco Azpilicueta, Cahill e Rudiger. Mentre tra i pali c'è Courtois, e non Caballero che aveva giocato tutte le precedenti partite di coppa.
Mou a uomo su Hazard, difesa a tre
Sulla carta era una 4-3-3 quello del Manchester United, ma la vera mossa tattica di Mourinho è quella di mettersi a specchio con Conte, per bloccare potenzialità dell’attacco dei Blues. Herrera è l’uomo scelto dal portoghese per curare Hazard, e quindi costretto ad abbassarsi sulla linea dei centrali Smalling e Jones. A tutta fascia ci sono Valencia e Young per limitare la corsa di Alonso e Moses. Davanti reggono l’attacco Sanchez e Rashford, mentre a centrocampo i tre interni sono Lingard, Matic in mezzo e Pogba.
Hazard suona la carica
A uomo sì, ma su Hazard quell’uomo non c’era, e il belga è partito solo davanti a De Gea prima di guadagnarsi il rigore del vantaggio. Il minuto è il numero 21, e il primo controllo del numero 10 dei Blues è da campione, quale è. Sul suo primo stop, dopo il lancio di Fabregas, il belga si allunga volutamente il pallone facendo breccia tra i due centrali di Mourinho, e bruciandoli entrambi in velocità. Solo davanti a De Gea, Hazard è ulteriormente astuto a tagliare fuori col corpo Jones, per poi mettersi davanti al difensore dello United fino a subire la carica decisiva per il rigore. Per Oliver pochi dubbi, ma il cartellino è solo giallo per via dell'abolizione della tripla sanzione (fallo più rigore più espulsione). Dal dischetto Hazard è straordinario, aspetta, vede De Gea volare da una parte, e calcia il pallone piano e rasoterra sul lato opposto. È questo il primo gol su rigore realizzato in una finale di FA Cup dal 2004, e a Wembley è 1-0 Chelsea.
Botta Pogba, ci provano anche Jones e Rashford
L’atteggiamento tattico di Mourinho non cambia allora fino a fine primo tempo, con una difesa a tre a specchio e un uomo in marcatura (Herrera) che ha però clamorosamente perso Hazard in occasione del vantaggio. La prima risposta dello United arriva intorno al minuto numero 30, con una botta dal limite dell’area di Pogba che termina però fuori sul primo palo ben difeso da Courtois, abbondantemente sulla traiettoria del tiro. All’intervallo il parziale dice allora vantaggio Chelsea, prima di un colpo di testa nel finale di Jones e di un tiro di Rashford in contropiede murato dalla difesa Blues. Ma quello che ha raccontato questa prima frazione di gioco è soprattutto di uno United parso piuttosto impotente, pericoloso sì, ma senza un vero peso in attacco e per lo più insidioso con azioni casuali e senza un ritmo realmente capace di mettere in difficoltà Conte e i suoi.
Lo United accelera
Nella ripresa la musica cambia, ed è lo United a dettare il ritmo del gioco per riscattare una prima frazione troppo sottotono per una finalissima così importante. Il primo squillo del secondo tempo, iniziato senza cambi, è dunque di Rashford, fin qui tra i più deludenti in campo. Minuto numero 55’: Fabregas prova orchestrare la ripartenza ma si addormenta col pallone tra i piedi, a soffiarglielo è Sanchez che trova immediatamente lo stesso Rashford che carica il tiro dal limite: buona risposta di Courtois, su una conclusione comunque piuttosto centrale. Il Chelsea nel frattempo attende e riparte, con Hazard sempre molto ispirato e potenzialmente letale nei contropiedi. Ma è ancora lo United a farsi insidioso al 65', con un colpo di testa di Jones da palla inattiva smanacciato ancora da Courtois e diretto all'angolino. Sull'immediato tap in, invece, corretta la segnalazione del fuorigioco nel gol di Sanchez, giustamente annullato.
Michael OliVar?
United pericoloso, ma occhio al Chelsea e alle sua ripartenze. E come da copione la grande chance per il raddoppio dei Blues arriva grazie a un break di Kanté, che inizia a correre creando superiorità numerica, prima di smarcare Alonso solo in area. Controllo leggermente macchinoso dello spagnolo, che viene dunque fermato da De Gea sul suo tiro centrale. Dopo la respinta episodio Var, che in Inghilterra e in coppa c’è ma che Oliver non decide di consultare. Moses raccoglie la palla quasi sulla linea di fondo, e ripropone a centro area il cross trovando però il braccio di Valencia sulla sua strada. Molti dubbi e una sola certezza: si riparte col corner, e senza nuovo rigore. Sugli sviluppi dell’angolo nessun pericolo, ma grande spavento per Conte pochi minuti dopo quando Rashford rinnova la sua sfida personale con Courtois, ancora decisivo nel chiuderlo questa volta addirittura in un pericolosissimo uno contro uno. Mou, fallita un’altra occasione, sceglie allora i primi cambi: entrano Lukaku e Martial ed escono Lingard (malissimo) e proprio Rashford.
Pogba: che errore!
Il finale è tutto da vivere tra Chelsea e Manchester United, con la squadra di Mou ormai riversata in attacco alla caccia del pareggio. Ai punti l’1-1 potrebbe starci, perché il Chelsea, tolta l’occasionissima per Alonso, fa poco altro per legittimare il vantaggio, nonostante gli attacchi United siano sempre per lo più di inerzia, e forza, ma mai senza vere e troppe idee. La grande chance a meno di dieci minuti dalla fine arriva però lo stesso, ed è per Paul Pogba, che sugli sviluppi di un corner inzucca il pallone completamente solo a centro area, spedendo però clamorosamente fuori (e non di pochissimo) la sua conclusione. Mou mette allora in campo anche Mata per Jones, mentre il primo cambio per Conte è Morata per Giroud, addirittura solo al minuto numero 89. Pochi altri pericoli nel finale, e dopo cinque minuti di recupero tutto è ufficiale: il Chelsea alza al cielo la sua ottava FA Cup in una partita estremamente pragmatica, di muscoli e tattica più che spettacolo e gol. Ma tanto è bastato ai Blues per salvare la stagione e gioire nella coppa d’Inghilterra. E l'abbraccio finale tra Conte e Mourinho rimane l'immagine più bella della partita.