Il difensore brasiliano, ai margini negli ultimi mesi con Antonio Conte, ha parlato con entusiasmo dell’arrivo del nuovo allenatore del Chelsea Maurizio Sarri: “Giochiamo alti e facciamo tanto possesso palla, la tecnica è alla base di tutto. Sta provando a trasmetterci le sue idee, ma tanto dipenderà da noi”. E sul futuro obiettivi chiari: “Sono tornato per vincere, qui sono felice”
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Negli ultimi mesi della gestione Antonio Conte il suo futuro al Chelsea sembrava inevitabilmente segnato. Ai margini del progetto, David Luiz era dato come partente quasi sicuro. Adesso, però, per il difensore brasiliano è iniziata una nuova vita. Complice l’arrivo in panchina di Maurizio Sarri, l’ex Paris Saint Germain è tornato al centro del gioco dei Blues. Tra i più utilizzati nelle amichevoli precampionato e tra i giocatori dal rendimento maggiormente positivo, David Luiz si è imposto nuovamente riacquisendo grande fiducia. Merito anche di Sarri, che è stato elogiato pubblicamente dal difensore nel corso di un’intervista rilasciata a Sky Sports. “Io amo la filosofia di Sarri – ha detto David Luiz -, ci fa giocare alti e facciamo tanto possesso palla, il nostro gioco è fatto di tecnica, che è alla base di tutto. L’allenatore sta provando ad aiutarci giorno dopo giorno, trasmettendoci quelle che sono le sue idee. Sappiamo che avremo bisogno di un po’ di tempo, ma parecchio dipenderà anche da noi. Sono sicuro che con impegno e concentrazione, lavorando duro in ogni singolo allenamento, riusciremo ad imparare in fretta”.
Felice di restare qui, voglio vincere
David Luiz ha poi allontanato le voci di mercato: tornato in Blues dal Paris Saint Germain nel 2016, il difensore brasiliano ha chiarito quali sono i suoi obiettivi con il club londinese. “Quando ho deciso di tornare al Chelsea dal Paris Saint Germain, l’ho fatto perché volevo assolutamente vincere la Premier League. Qui sono molto felice – ha spiegato David Luiz -, per questo voglio restare. Il club sta cercando di acquistare altri difensori? Meglio così, oltre ai titolari è un bene avere altri grandi calciatori. Se in squadra ci sono tanti giocatori in grado di lottare per un posto da titolare è assolutamente positivo, aumenta la sfida”.