Seconda vittoria consecutiva per i Gunners che, dopo il 3-1 al West Ham, espugnano 3-2 il campo del Cardiff. All'intervallo decidono i gol di Mustafi e Camarasa, nella ripresa botta e risposta tra Aubameyang e Ward prima del destro vincente di Lacazette. Emery sale a quota 6 punti, solo 2 per i gallesi
CARDIFF-ARSENAL 2-3
11' Mustafi (A), 47' Camarasa (C), 62' Aubameyang (A), 70' Ward (C), 82' Lacazette (A)
Cardiff City (4-3-3): Etheridge; Ecuele Manga, Morrison, Bamba, Bennett; Arter, Camarasa (89' Madine), Ralls; Reid, Ward (84' Zohore), Hoilett. All. Warnock
Arsenal (4-2-3-1): Cech; Bellerin, Mustafi, Sokratis, Monreal; Xhaka, Guendouzi (72' Torreira); Ramsey, Ozil (84' Welbeck), Aubameyang (89' Mkhitaryan); Lacazette. All. Emery
Ammoniti: Monreal (A), Bellerin (A), Guendouzi (A), Xhaka (A), Hoilett (C), Camarasa (C), Arter (C)
Sconfitto da Manchester City e Chelsea nelle prime due gare di Premier League, l’Arsenal di Unai Emery riparte dal 3-1 rifilato al West Ham. Insidiosa la trasferta gallese a Cardiff, neopromossa a quota 2 punti in classifica: battuti all’esordio dal Bournemouth, gli uomini di Warnock hanno imposto lo 0-0 a Newcastle ed Huddersfield
Tutte le statistiche di Cardiff-Arsenal
Il Cardiff è senza vittorie negli ultimi 13 incontri con l'Arsenal in tutte le competizioni. I gallesi hanno collezionato cinque pareggi e otto sconfitte. L'ultima vittoria è un 3-2 che risale al Febbraio del 1961. L'Arsenal si aggiudicò entrambe le gare di campionato nella stagione 2013-2014, quella del ritorno del Cardiff in Premier League, vincendo, tra l'altro, 3-0 al Cardiff City Stadium. Quattro degli ultimi 5 gol segnati dai Gunners contro il Cardiff in Premier League sono arrivati negli ultimi cinque minuti di gara. Il Cardiff deve ancora schierare un giocatore gallese in questa stagione e ha dato spazio per 1358 minuti in totale a giocatori inglesi. Mentre l'Arsenal, che è uno dei sei club ad avere utilizzato almeno un giocatore gallese in questa stagione (Aaron Ramsey), ha dato meno minuti in totale (50) a giocatori inglesi rispetto a qualsiasi altro club di Premier League. Matteo Guendouzi potrebbe diventare il quarto teenager a giocare da titolare i primi quattro incontri di Premier League, davanti a lui Nicolas Anelka (1998-99), Cesc Fabregas (2004-05 e 2006-07) e Johan Djorou (2006-07). Da quando segnò sugli sviluppi di un calcio d'angolo contro il West Ham ad Aprile, ciascuno degli ultimi 16 gol in Premier League realizzati dai Gunners sono arrivati da azioni manovrate. La squadra di Emery ha calciato più tiri in porta rispetto a ciascuna squadra di Premier in questa stagione, per un totale di 24 conclusioni nello specchio.
Tre punti per l’Arsenal al Cardiff City Stadium, seconda vittoria di fila per Emery che archivia il difficile inizio di stagione. Dopo gli stop inaugurali contro Manchester City e Chelsea, seguiti dal 3-1 rifilato al West Ham nel derby, i Gunners espugnano il campo dei gallesi portandosi a quota 6 punti in classifica. Determinante il 3-2 finale, punteggio che ribadisce la tendenza di questa Premier League: londinesi sempre a segno con marcatori differenti, festival del gol che stavolta ha premiato Mustafi ed Aubameyang prima di Lacazette. Cede nel finale la squadra di Warnock, lontana 57 anni dall’ultimo successo contro l’Arsenal: sono 2 i punti del Cardiff, quantomeno sbloccatosi sotto porta alla 4^ giornata di campionato.
Il racconto del match
Gara da ex per Aaron Ramsey, 4° match consecutivo da titolare invece per il classe 1999 Guendouzi sulle orme di altri teenagers in erba nella storia del club (Anelka, Fabregas e Djourou). Fischio d’inizio al Cardiff City Stadium ed è subito evidente il pressing altissimo invocato da Warnock mirato in primis su Cech: chissà che i gallesi non cerchino un altro errore sulla scia di Alisson in Leicester-Liverpool. Sbavatura che puntualmente arriva al 7’ quando il portiere dei Gunners serve involontariamente Arter, alta però la conclusione del centrocampista di casa. Meglio l’Arsenal per chance all’attivo nei primi 45’: Etheridge è attento su Ramsey, poi Mustafi spara alto nel cuore dell’area. Due giri di lancette più tardi è Bellerin a provarci, occasione dalla quale nasce il corner che vale l’1-0: Xhaka scodella al centro per l’accorrente Mustafi che di testa non sbaglia. Il Cardiff accusa il colpo, traballa sull’inserimento di Monreal (sbaglia Ecuele Manga) ma punge di rimessa con Ward e Hoilett. Buoni ritmi fino alla mezz’ora e nuove palle-gol targate Xhaka e Reid, quest’ultimo spettacolare in rovesciata senza inquadrare lo specchio. Precisione che non manca invece a Lacazette fermato solo dal palo al 33’ con Etheridge battuto. Sotto gli occhi di Ryan Giggs, Ct gallese e vecchia gloria del Manchester United, la squadra di Emery pare in controllo del match ma deraglia sulle fiammate gallesi: Arter calcia altissimo da posizione invitante, non sbaglia piuttosto il compagno di reparto Camarasa dagli sviluppi di un cross di Bennett. Si tratta del primo gol del Cardiff in campionato, è l’1-1 agguantato prima dell’intervallo.
La ripresa si apre con un altro errore coi piedi di Cech, praticamente una fotocopia del copione d’inizio match. Arsenal più intraprendente ma ancora lontano dall’identità pretesa da Emery: se da corner gli inserimenti di Mustafi rappresentano una minaccia, le situazioni da palla inattiva nella propria area pesano eccome in chiave difensiva. Al 54’ il centrale tedesco cerca il bis negato da Etheridge, peccato che la manovra risulti lenta e prevedibile. A spezzare le difficoltà provvede quindi Aubameyang, autore dello splendido 2-1 dalla distanza dopo una combinazione con Lacazette. I Gunners collezionano ammonizioni e vanno a incassare il nuovo pareggio del Cardiff, ovviamente da situazione da fermo: precisa la torre di Morrison per la testa di Ward che non sbaglia. È l’estro dei singoli a sigillare la vittoria dell’Arsenal in Galles, merito di Lacazette che da posizione defilata scaglia un destro sotto la traversa a sorprendere Etheridge. Attenta la gestione nei minuti finali con l’ultimo brivido targato Morrison al 93’. La spuntano i londinesi di Emery, manager che inizia a raccogliere i primi risultati della sua gestione.