L’esterno svizzero, passato in estate dall’Arsenal alla Juventus, non sta riuscendo a trovare spazio in Inghilterra. Solo 55', fin qui, in Premier e ultime tre partite che lo hanno visto sedersi sempre in panchina: "Non mi era mai successo prima d’ora", ha commentato. Poi l’idea del ritiro: "Se dovessi rendermi conto di non essere più competitivo, allora sarei il primo a dire basta"
Esattamente sette anni fa segnava il primo gol della Juventus in uno Stadium che, da quel momento in poi, sarebbe stato garanzia di successi e trionfi per i bianconeri. Assist di Pirlo e inserimento vincente sul palo opposto, una giocata questa che si ripeterà non poche volte nel corso della sua lunga e vincente carriera in quel di Torino. Adesso per Stephan Lichtsteiner le cose sono un po’ cambiate. Dall’Italia alla Premier, dalla Serie A all’Inghilterra, dalla Juventus all’… Arsenal. Già, perché l’esterno svizzero in estate ha deciso di salutare la squadra di Allegri alla ricerca di nuovi stimoli e di avventure diverse.
Lo sfogo
A spingerlo verso questa scelta anche un minutaggio che, alla Juventus, stava diminuendo progressivamente. Tanta la concorrenza con cui fare i conti, così come l’inesorabile passare dell’età. A 34 anni imporsi è sempre difficile, soprattutto nei top club europei. Come l’Arsenal, appunto. Il rapporto con il nuovo allenatore Unai Emery, probabilmente, non è ancora decollato. Lo dimostrano i soli 55’ concessi in Premier League fino a questo momento. Non facile vedersela con Hector Bellerin, il titolare indiscusso sulla fascia destra. Ma lo svizzero, si sa, non guarda in faccia nessuno. E, soprattutto, dice sempre quello che pensa, senza peli sulla lingua: “Questa estate avrei potuto accettare offerte di altri cinque club – ha raccontato a Sport.ch – e lì avrei avuto la certezza di giocare almeno 47 partite su 50. Però ero alla ricerca di una nuova sfida, di un nuovo campionato. Ora mi ritrovo a guardare gli altri e non ci sono abituato. Tre panchine consecutive non mi erano mai capitate prima d’ora”.
“Potrei anche ritirarmi”
Parole forti, che denotano un certo malessere. Anche perché la carriera di Lichtsteiner parla chiaro e uno che ha vinto tanto ambisce a giocare sempre: “E’ ovvio che ho molte aspettative e che voglio giocare – ha continuato – so anche che avrò le possibilità per farlo, ma una cosa è certa: qualora mi rendessi conto di non riuscire più a mantenere lo stesso livello degli ultimi anni, allora sarò il primo a dire basta. Non mi ritirerò solo dalla Nazionale, ma dirò addio alla mia carriera”. Idee chiare, chiarissime. Le ha sempre avute, non è una novità. Così come il suo carattere forte, che lo porta a non mollare mai: “E non lo farò nemmeno a questo giro” Giura. Intanto la Svizzera, nella prima gara di Nations League contro l’Islanda, lo ha tenuto addirittura in tribuna. Le cose lì non vanno tanto meglio, dunque. Ma Lichtsteiner farà di tutto per reagire. Emery, l’Arsenal e Bellerin sono avvisati.