Liverpool, Salah resta a secco contro le big: 0 gol in 7 partite

Premier League

L'attaccante egiziano non riesce a sbloccarsi in termini realizzativi contro i top club inglesi ed europei. Anche contro l'Arsenal è rimasto a digiuno, con il Liverpool raggiunto nel finale sull'1-1

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51 gol in una stagione e poco più. Sono i numeri straordinari sotto porta di Mohamed Salah con il Liverpool, fermato sabato dall'Arsenal all'Emirates sull'1-1. L'egiziano non ha sfigurato contro i Gunners, ma non è riuscito a colpire ed essere devastante come la settimana scorsa quando, con una rete e due assist, aveva contribuito al poker rifilato al Cardiff. Essere rimasto a secco nell'ultimo scontro diretto potrebbe, però, alimentare le critiche di quei pochi non ancora convinti della sua forza e del suo talento. Nei 7 big match disputati quest'anno, infatti, Salah non è mai riuscito a lasciare il segno, con un magro bottino caratterizzato anche dai zero assist sfornati quando il livello e la temperatura della partita raggiunge i picchi più alti. L'unica sfida in cui l'ex Roma può giustificarsi a pieno è quella di Coppa di Lega contro il Chelsea, con lui in campo appena 4 giri di orologio prima di subire l'eliminazione. L'attaccante classe '93 non è, però, stato capace di incidere neanche nei successivi 90 minuti giocati contro i Blues in campionato, così come ha 'graziato' in stagione anche Manchester City, Tottenham e, appunto, Arsenal. L'egiziano non è andato meglio in Champions, dove ha lasciato un contributo minimo - in termini realizzativi e di efficacia offensiva - nel successo contro il Psg ed è stato ancora più deludente nella trasferta contro il Napoli, vinta al 90' dalla squadra di Ancelotti. Dati che sottolineano una certa soggezione di Salah ad emergere e prendersi la scena quando l'incontro mette in palio prestigio e, soprattutto, punti importanti, ma non una crisi generale in zona gol. Le 5 reti e 4 assist già messe a referto (a cui aggiungere 2 centri in Europa, entrambi segnati contro la Stella Rossa), infatti, raccontano di un giocatore in grado di essere decisivo in fase d'attacco una volta ogni 104 minuti.

Il confronto con la passata stagione

Replicare le 44 reti messe a segno lo scorso anno è un'impresa complicatissima per l'attaccante egiziano. La differenza, fino a questo momento, è rappresentata proprio dal diverso rendimento contro le big del calcio inglese ed internazionale. Salah, pochi mesi fa, ha fatto male a suon di gol sia alle piccole che alle grandi squadre, risultati che hanno permesso al Liverpool di arrivare fino alla finale di Champions. In semifinale, ad esempio, il 26enne di Nagrig ha messo al tappeto i suoi ex compagni, quelli giallorossi, con una splendida doppietta: nessuna pressione sentita nonostante l'importanza della partita e via verso il prossimo obiettivo. E lo stesso era accaduto nei precedenti big match, quando difficilmente era uscito dall'incontro a mani vuote. L'unica formazione in grado di neutralizzare Salah nella passata stagione è stato il Manchester United (digiuno che ha pagato l'intera squadra di Klopp, un punto in due partite contro i Red Devils), curiosamente l'unico top club che rimane da affrontare (oltre alle sfide europee di ritorno) in questa prima parte di campionato. Un'occasione ghiotta per lui di spezzare, in un colpo solo, entrambe le maledizioni. Proprio contro Mourinho, l'allenatore che probabilmente ha meno creduto in lui nel corso della carriera.