Terry spiega il '26': "Non volevo che i tifosi spendessero altri soldi per la mia maglia"

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La leggenda del Chelsea spiega su Instagram il motivo di quel numero di maglia vestito nell'arco di tutta la carriera. "Era il mio numero quando sono entrato in prima squadra: mi spiaceva far spendere altri soldi ai tifosi che avevano comprato la mia maglia"

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Un'intera carriera sempre con lo stesso numero sulle spalle. E spesso non si sa nemmeno il perché. È il caso di John Terry, difensore leggenda del Chelsea e della nazionale inglese, per tutti, in breve, "JT26". Sì, perché le sue iniziali abbinate a quel numero sono ormai il suo marchio, eppure - prima di oggi - non si era mai saputo come mai fosse tanto affezionato a quella maglia.

Il modo più semplice per scoprirlo è stato chiederglielo direttamente, come hanno fatto alcuni fan nel corso di una "chiacchierata" attraverso Instagram, durante la quale Terry si era reso disponibile per rispondere alle domande dei tifosi. E la fatica "Why 26?" alla fine è arrivata, con una risposta che sicuramente ha soddisfatto tutti i curiosi.

Dietro alla sua scelta, infatti, c'è una precisa volontà, ma anche un grande rispetto nei confronti dei fan. "Quando sono entrato nella prima squadra del Chelsea quello era il mio numero", spiega il difensore. "E quando ho visto dei tifosi indossare la maglia con il mio nome e quel numero, non volevo che spendessero dei soldi per un'altra maglietta". Un ragionamento già da capitano, lui che, dopo le giovanili nel club, passò in prima squadra nel 1998, per trascorrere con la maglia dei Blues la bellezza di 19 stagioni (con la sola eccezione di un breve prestito, per pochi mesi nel 2000, al Nottingham Forest). 717 presenze e 67 gol in tutto, fino a quel saluto con l'uscita di scena, sostituito nel corso della partita contro il Sunderland. Al minuto 26, naturalmente.