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Liverpool-Manchester City, le chiavi tattiche della sfida

Premier League

Charles Onwuakpa

Guardiola e Klopp sono pronti a darsi battaglia anche nella prossima stagione, e cominciano dalla sfida che assegna il Community Shield

COMMUNITY SHIELD: LIVERPOOL-CITY LIVE

GUARDIOLA ELOGIA KLOPP: "UN GRANDE"

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Nonostante una cornice di grande fascino e importanza storica come Wembley, nel corso degli anni la Community Shield, ovvero la Supercoppa inglese, è stata declassata a una specie di amichevole di lusso, importante quasi più per misurare lo stato di forma delle squadre che per il trofeo in sé. A questa percezione hanno contribuito sia il periodo in cui si svolge che le assenze di molti giocatori tra le due squadre partecipanti - soprattutto a causa degli impegni prolungati con le rispettive nazionali, ma anche del calciomercato aperto. Nell’edizione 2019/20 si sfideranno Liverpool e Manchester City. I Reds saranno presenti perché il regolamento prevede l'invito della seconda classificata in campionato nel caso in cui la squadra campione della Premier League abbia conquistato anche l'FA Cup nella precedente stagione. Il Liverpool è anche la seconda squadra più vincente della competizione (15 successi, dietro solo al Manchester United) mentre il City, che ne ha vinti complessivamente 5, ha trionfato nella scorsa edizione ai danni del Chelsea.

Come stanno Liverpool e City

Bene, dove eravamo rimasti? A maggio avevamo vissuto l'emozionante corsa al titolo tra Guardiola e Klopp, vinta dallo spagnolo, che ha conquistato così uno storico treble domestico. In compenso il tedesco si è consolato con la vittoria della Champions League, la prima in carriera per lui e la sesta affermazione del club sul tetto d’Europa. Insomma, non dovrei essere io a ricordarvi che stiamo parlando del meglio del calcio mondiale. Anche quest'anno i due tecnici partono nettamente favoriti per il titolo nazionale e la Community Shield rappresenta l'inizio di un nuovo atto della loro appassionante rivalità. Entrambi però non avranno l'intera rosa a disposizione dati i rientri tardivi dei vari giocatori impegnati nella Copa América e Coppa d'Africa: tra le fila dei Reds mancherà sicuramente Mané, mentre Salah, Firmino e Keïta (rientrati lunedì) dovrebbero partire dalla panchina; discorso simile per i Citizens, a cui mancherà quasi certamente Mahrez davanti, oltre ai sudamericani Agüero, Gabriel Jesus, Fernandinho e Otamendi. Quest'anno dovrebbero esserci pochi cambiamenti tattici da parte dei due tecnici: il catalano confermerà il 4-3-3 con le ali molto larghe e i falsi terzini, mentre il tedesco potrebbe alternare il 4-2-3-1 al consueto 4-3-3, con i due laterali Alexander-Arnold e Robertson sempre cruciali in ampiezza e nella rifinitura (con l'inglese più coinvolto nella costruzione bassa).

La migliore coppia di terzini in circolazione?

Se la squadra di Guardiola ha ormai assimilato alla perfezione i princìpi del suo gioco di posizione, quella di Klopp ha vissuto una graduale evoluzione tattica, diventando una squadra più matura e varia nelle soluzioni a disposizione: può difendersi con un baricentro medio-basso (senza però essere passivo) e ripartire, ha un pressing e gegenpressing ben organizzati che le permettono di essere letale in transizione da posizioni più avanzate. Lo scorso anno è diventata sempre più brava ad attaccare difese schierate, anche se lo fa con meno naturalezza rispetto al City.

Pochi acquisti

Per quanto riguarda il mercato estivo, si può dire che il principio "squadra che vince non si cambia" abbia fatto da sfondo per entrambe. Il City ha fatto valere la recompra sul 22enne terzino sinistro Angeliño, che ha passato le ultime due stagioni in Olanda, prima in prestito al NAC Breda e poi a titolo definitivo col PSV Eindhoven. Stiamo parlando di un giocatore di bassa statura (175 cm) ma piuttosto rapido e abilissimo in conduzione: la sua grande attitudine offensiva lo porta a cercare spesso sia il dribbling - anche in spazi stretti - che il cross, dove mostra una buona qualità di servizio (in Eredivisie ha collezionato 15 assist totali e viaggiato ad una media di 2.2 passaggi chiave ogni 90 minuti). I suoi limiti sono soprattutto difensivi, in parte compensati dalla velocità con cui recupera nei duelli: nel complesso è un acquisto che va a migliorare la qualità del pacchetto di terzini sinistri, dove la precaria affidabilità fisica di Mendy ha costretto Guardiola ad alternare Delph (ora all'Everton), Laporte e Zinčenko sulla fascia (favorito per partire titolare contro il Liverpool). L'altro volto nuovo è quello di Rodri, arrivato dopo il versamento di 70 milioni di euro nelle casse dell'Atlético Madrid: lo spagnolo sembra un giocatore fatto apposta per il calcio di Guardiola e ci sono grandi aspettative nei suoi confronti; sotto la guida di Simeone ha mostrato notevoli abilità nei contrasti e duelli aerei, soprattutto in fasi di difesa posizionale, mentre la sua distribuzione precisa e un ottima resistenza al pressing (da qui il paragone stilistico con Busquets) lo rendono un ancora di salvataggio in situazioni complicate. Si tratta di un profilo che andrà a sostituire Fernandinho nel medio-lungo periodo e che possiede più margini di miglioramento data la giovane età: sarà interessante vedere soprattutto come si adatterà ai compiti difensivi in un centrocampo a tre, in cui dovrà coprire compagni di reparto spiccatamente più offensivi (De Bruyne, i due Silva) rispetto a quelli avuti a Madrid. Sul Liverpool non c'è quasi nulla da segnalare alla voce acquisti: l'unico arrivo finora è stato l'olandese van den Berg, centrale classe 2001 del PEC Zwolle che dovrebbe essere aggregato all’Under-23.

Per il resto Klopp si è detto fiducioso di altre operazioni in entrata, ma ha anche ammesso come sia difficile migliorare in modo significativo la squadra senza ricorrere ad investimenti onerosi (come era stato per  Alisson e van Dijk). Si è anche dichiarato contento della rosa a disposizione, per cui il prossimo anno probabilmente cercherà di trovare soprattutto sul campo le soluzioni per migliorare la squadra. Questo non vuol dire non ci siano lacune. Oggi ad esempio manca un vice-Robertson dopo che Moreno si è svincolato a giugno, mentre la partenza di Sturridge in attacco sarà colmata da Origi (eroe a sorpresa della scorsa Champions League e fresco di rinnovo) e il giovane Brewster; ai Reds servirebbe anche una mezzala che possa offrire un buon contributo offensivo contro difese schierate, anche se il ritorno di Henderson nel suo ruolo originale, il pieno recupero di Oxlade-Chamberlain e una maggiore continuità da parte di Keïta potrebbero bastare.

Cosa dobbiamo aspettarci dalla partita

Le ultime sfide tra Guardiola e Klopp sono state piuttosto equilibrate e i due si contrappongono in maniera entusiasmante dal punto di vista tattica, generando forse la più grande saga tra allenatori dell’epoca contemporanea, degna erede di quella tra Guardiola e Mourinho - anche se qui parliamo quasi esclusivamente di campo. Bisogna però considerare che le numerose assenze e le condizioni atletiche fuorché ottimali da entrambi le parti potrebbero incidere sulla qualità dello spettacolo. In queste condizioni il City parte favorito, se non altro perché davanti può contare su De Bruyne, David Silva, Sané (la cui permanenza è in dubbio a causa di un forte interesse del Bayern Monaco) e Sterling, che hanno già mostrato una buona condizione atletica nella tournée estiva in Asia. Anche se esordiranno prima dei Citizens in Premier League (venerdì 9 agosto ad Anfield contro il Norwich nda), in questa pre-season i Reds sono sembrati ancora sulle gambe, soprattutto nella recente sconfitta in amichevole contro il Napoli per 0-3. Senza il tridente offensivo al completo, lo sappiamo, la pericolosità del Liverpool cala notevolmente. Guardiola per stavolta potrebbe temere meno quella che negli ultimi due anni è stata spesso la sua kryptonite.