
Giocatori italiani in Premier League: Kean e Cutrone sulle orme di Zola e Di Canio
Matricole, meteore e stelle. Cutrone e Kean sono i nuovi italiani arrivati nel calcio di sua maestà. Prima di loro tanti altri, settantaquattro in totale: tra qualche flop e molti campioni
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Cutrone al Wolverhampton. Kean all'Everton. E prima di loro? Sono in totale settantaquattro i giocatori italiani che hanno già giocato (o giocano tuttora) in Premier League. Tra qualche flop e molti campioni.

PATRICK CUTRONE - Partito come giovane aggregato alla prima squadra, ben presto al Milan si è ritagliato un posto da titolare. Sorpassando i vari Kalinic, André Silva e persino Higuain. Poi la cessione per 18 milioni di euro.

MOISE KEAN - Anche per lui esordio da urlo nel calcio italiano. Difficile trovare tanti spazi con una rosa stellare come quella della Juve, che ha deciso di lasciarlo partite per il football inglese. Per 27.5 milioni.

GIANFRANCO ZOLA - Dici Italia, dici Premier e dici Gianfranco Zola. "Magic Box" per gli amici della Manica. 229 presenze per lui nel massimo campionato inglese: nessun italiano ha mai fatto meglio. Due coppe d'Inghilterra alzate al cielo anche se la Premier non è mai arrivata. È il secondo miglior marcatore di sempre, battuto solo da…

PAOLO DI CANIO - 67 gol in Premier: l'italiano più prolifico di sempre in terra d'Albione. Due immagini su tutte lo renderanno immortale in Inghilterra: quella meravigliosa sforbiciata al volo in West Ham-Wimbledon…

…e quello che accadde il 18 dicembre 2000. In un Everton-West Ham il portiere degli avversari, Paul Gerrard, perde palla in uscita dopo il cedimento del ginocchio destro. Di Canio si renderà protagonista di un bellissimo gesto di fair play afferrando il pallone con le mani sul cross del compagno di squadra (la porta era vuota) e ricevendo l'ovazione di tutto Goodison Park. A fine stagione riceverà il FIFA Fair Play Award.

BENNY CARBONE - Terzo assoluto per presenze in Premier collezionate (176) e primatista per numero di squadre (5): Sheffield Wednesday, Aston Villa, Bradford City, Derby County e Middlesbrough.

CARLO CUDICINI - Figlio d'arte che si consacrerà tra i pali proprio in Inghilterra, nei suoi dieci anni di Chelsea. Nella stagione 2002 verrà premiato come miglior portiere della Premier League.

ALESSANDRO PISTONE - Sbarca in Inghilterra alla corte del Newcastle, allenato da una leggenda del football come King Kenny Dalglish. Giocherà anche con la maglia dell'Everton per un totale di 149 presenze in Premier.

ROBERTO DI MATTEO - Una scena già vista. Di Matteo con la maglia del Chelsea che alza al cielo un trofeo. Arriverà in Blues nel blocco italiano con Zola e Vialli. Quattro trofei per lui, tra cui due FA Cup.

Il vero miracolo arriverà però in panchina, con la Champions del 2012.

FABIO BORINI - Anche lui tra gli italiani centenari della Premier. Tra Chelsea (a inizio carriera), Liverpool e Sunderland, 111 presenze e 16 gol.

ANGELO OGBONNA - Unico giocatore con più di cento presenze nel massimo campionato inglese ancora in Premier. È al West Ham dal 2015.

GIANLUCA FESTA - Centro presenze esatte e otto gol, condividerà la maglia del Middlesbrough con Fabrizio Ravanelli.

MARIO BALOTELLI - Why always me? - scritto sulla maglietta. Perché sempre a me? Un gol meraviglioso in quel clamoroso 6-1 rifilato allo United e l'assist ad Aguero per il gol della storia, quello contro il QPR che valse il titolo del 2012.

DAVIDE SANTON - Parentesi piuttosto recente anche per l'attuale terzino della Roma. Passò dall'Inter al Newcastle per 6 milioni di euro nel 2011.

GRAZIANO PELLÈ - Due anni al Southampton, voluto fortemente da chi lo aveva già allenato in Olanda, Ronald Koeman. Il primo anno saranno 12 gol, settimo italiano di sempre a centrare la doppia cifra dopo Ravanelli, Vialli, Baiano, Zola, Di Canio e Balotelli.

MASSIMO MACCARONE - Nel luglio del 2002 il Middlesbrough lo pagò 13 milioni di euro, stabilendo l'acquisto più costoso nella storia del club. L'allenatore Steve McClaren lo presentò dicendo: "Abbiamo acquistato il calciatore italiano che più assomiglia a Del Piero". Big Mac, in realtà, giocherà poco, ma non senza entrare nella storia.

Nei quarti di finale della Coppa UEFA 2005-06 segnerà il gol qualificazione all'ultimo minuto contro il Basilea. Si ripeterà in semifinale contro lo Steaua con una doppietta da subentrato e ancora allo scadere. Solo in finale il Boro si arrenderà al Siviglia.

GIANLUCA VIALLI - Meno presenze di Zola e Di Matteo, ma non per questo meno bandiera dei Blues. Al primo anno sarà subito FA Cup, poi la doppia veste di giocatore-allenatore.

Subentrato a Gullit, e ancora in corsa per Coppa di Lega e Coppa delle Coppe, Vialli le vincerà entrambe. 58 presenze e 21 gol per lui in quella Premier che, però, non riuscirà a vincere.

FABRIZIO RAVANELLI - Nel Middlesbrough diventerà il calciatore più pagato d'Inghilterra, sfiorando l'impresa in due coppe nazionali (perse entrambe in finale). È quarto italiano all time per gol segnati nel massimo campionato inglese.

SAMUELE DALLA BONA - Samuele detto Sam, altro esponente (meno illustre) della colonia italiana del Chelsea. Giocherà in Blues tra il 1999 e il 2002, prima di andare al Milan

JORGINHO - Uno dei dieci italiani attualmente in Premier, e dei tre dei Blues. Prima stagione insieme al "maestro" Sarri tra luci e ombre. Con lui ci sono anche Emerson e Zappacosta.

MATTEO DARMIAN - Arriva nello United nel luglio del 2015, per 18 milioni e debuttando come "Man of the match" contro il Tottenham. Con l'arrivo di Mourinho è scivolato in fondo alle gerarchie dei Red Devils. Gli altri italiani che prenderanno parte alla prossima Premier sono Masina, Okaka (Watford) e Schelotto (Brighton).

MACHEDA - Anche lo United ha avuto diversi italiani in squadra. L'esordio di Chicco Macheda nel 2009, a 17 anni, fu semplicemente pazzesco. Ferguson lo manda in campo nel recupero e lui segna il gol partita contro l'Aston Villa. Non riuscirà però a restare a grandi livelli. Oggi gioca in Grecia nel Panathinaikos.

MARCO MATERAZZI - Capitolo sorprese. Anche Materazzi fu un italiano d'Inghilterra. Tra prima e seconda parentesi col Perugia, giocò con la maglia dell'Everton. Ventisette presenze e l'immediato ritorno in Italia.

ATTILIO LOMBARDO - Quasi sei miliardi di lire per portarlo dalla Juve alla Premier. La squadra? Il Crystal Palace, dove l'ex Samp erediterà addirittura la panchina di Steve Coppell "ad interim" diventando player-manager. Non riuscirà però ad evitare la retrocessione delle Eagles a fine stagione.

VINCENZO MONTELLA - Aeroplanino d'Inghilterra. Anche se per poco tempo. Per lui soltanto una piccola parentesi in prestito al Fulham nel 2008: 10 presenze e 3 gol.

ROBERTO MANCINI - Smetto, anzi no. L'attuale Ct dell'Italia scelse il Leicester nonostante avesse già annunciato il ritiro dal calcio. Con le Foxes giocherà in realtà soltanto quattro partite di Premier.

FRANCESCO BAIANO - Fu il terzo italiano di sempre a raggiungere la doppia cifra in una singola stagione di Premier League. Accadde con la maglia del Derby County, con cui giocò tra 1997 e 1999, totalizzando 16 gol in 64 presenze.

STEFANO ERANIO - Anche lui giocò al Derby, condividendo la stessa squadra di Baiano per due stagioni e proseguendo fino al 2001. Sarà capitano del club. Non è tra gli italiani con cento presenze in Premier per sole cinque partite.