Liverpool Manchester City, Mourinho: "Guardiola doveva giocare come me"

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L’allenatore portoghese ha analizzato la sfida al vertice in Premier: "Manchester non deve piangere per un episodio. Contro il Liverpool è fondamentale la poca distanza tra i quattro difensori: io li ho sempre affrontati così"

Il successo nello scontro diretto manda in fuga il Liverpool, in vantaggio di otto punti dopo dodici giornate sul Manchester City di Pep Guardiola. La sfida tra le due squadre è stata caratterizzata dal ritmo spettacolare ma anche dalle polemiche per alcuni errori arbitrali che hanno condizionato la gara. “La partita è stata davvero bella, tutti sappiamo quanto siano forti i Reds. Manchester è una citta troppo bella per piangere per una settimana intera per un episodio” ha detto sull’argomento José Mourinho, ai microfoni di Sky Sports. L’arbitro Oliver non ha giudicato falloso il tocco di braccio di Alexander-Arnold nella propria area di rigore; sul capovolgimento di fronte, il Liverpool ha trovato la rete del vantaggio con Fabinho. Quindi il portoghese ha analizzato da un punto di vista tattico la sfida, partendo dalla propria esperienza: “Mi sono sempre preoccupato delle distanze tra i miei quattro difensori. Quando una squadra gioca così, con Firmino ad agire tra le linee e con Salah e Mané che tagliano alle spalle pronti a sfruttare gli errori, bisogna stare molto stretti”.

La stoccata di Mou

Insomma, per Mourinho il calcio di rigore non assegnato al City in apertura di gara non è l’aspetto principale su cui soffermarsi. “Ci si dovrebbe concentrare sul modo di giocare e su cosa lavorare per migliorare” ha chiosato l’allenatore portoghese.