
Finalmente Liverpool, finalmente Premier. La prima nella storia dei reds e il primo campionato dai tempi della vecchia First Division. Stagione 1989-90. Da allora il mondo è cambiato: il calcio italiano vinceva tutto in Europa, nell'anno del Mondiale vinto dalla Germania. L'Nba ai Pistons, Wimbledon a Edberg. Bennato-Nannini, Dalla, i Nirvana, "L'attimo fuggente", "Nuovo cinema Paradiso" e i Simpson. Com'è cambiato il mondo da allora?

Sono passati trent'anni, e l'attesa è finalmente terminata. Il Liverpool è tornato campione. Klopp, Salah, Firmino e Mané. Ma anche Van Dijk, i cross di Robertson e Alexander-Arnold. Il gegenpressing, lo spettacolo, i punti di vantaggio sul fortissimo City di Guardiola. E ora la gioia. Un tempo in panchina (ma anche in campo, da player-manager) c'era la leggenda "King" Kenny Dalglish. Con lui i vice Ronnie Moran (a sinistra) e Roy Evans (a destra).
CHELSEA-MAN.CITY 2-1, GOL E HIGHLIGHTS: LIVERPOOL CAMPIONE 30 ANNI DOPO
IL TITOLO - Una stagione che portò fino al trionfo, il diciottesimo successo rimasto tale nel corso di trenta lunghissimi anni. Era appena partito Aldridge, ma il titolo arrivò anche grazie ai gol di un ritrovato Ian Rush, davanti titolare in coppia Beardsley. Dalglish giocò soltanto una partita, preferendo allenare e chiudendo lì la propria carriera da calciatore. Da sinistra a destra: Nicol, Beardsley, Rush e Whelan.

In porta Bruce Grobbelaar, che poi festeggiò con un sombrero in testa. A marzo il colpo di mercato decisivo fu l'arrivo di Ronny Rosenthal in prestito dallo Standard Liegi: sette gol nelle ultime otto partite furono fondamentali per la corsa al titolo. Nel mentre l'Arsenal era campione in carica: finale vietato ai deboli di cuore l'anno prima con vittoria del titolo all'ultimo minuto proprio a discapito del Liverpool (immortalata nel film Febbre a 90). Il Chelsea e il City erano due neopromosse. E anche il mondo era profondamente diverso.

Messi e Cristiano Ronaldo? Erano due bebè, rispettivamente 3 e 5 anni. E in Europa dominva il calcio italiano. Scriveva Nick Hornby: "Mi risulta difficile pensare agli anni come a qualcosa di delimitato, con un inizio il primo gennaio e una fine 365 giorni più tardi. I tifosi di calcio parlano in questo modo: i nostri anni, le nostre unità di tempo vanno da agosto a maggio". Proprio per questo fu il 1989-90 ad essere un "anno" speciale.

E proprio nell'anno del Mondiale casalingo furono le squadre italiane a prendersi l'Europa del pallone. Juve e Fiorentina arrivarono in finale di Coppa Uefa. Galia, Casiraghi, De Agostini. I bianconeri di Zoff vinsero la coppa ipotecata con un 3-1 nell'andata. Dall'altra parte c'era il giovane campione Roberto Baggio, che avrebbe vissuto solo qualche mese dopo lo storico e turbolento passaggio a Torino.

In Coppa delle Coppe fu un'altra italiana a fare la voce grossa: la Samp guidata da Boskov in panchina. Quella di una storica coppia che farà sognare la Genova blucerchiata: Mancini più Vialli, mattatore della finale contro l'Anderlecht a Göteborg.

NOTE MAGICHE - Real Madrid, Bayern e Marsiglia vinsero gli altri top campionati. Ma l'attesa - pochi mesi dopo il trionfo dei reds - era tutta per il Mondiale delle Notti Magiche. La colonna sonora di quell'anno la presentarono Edoardo Bennato e Gianna Nannini nel dicembre del 1989. Forse non sarà una canzone / A cambiare le regole del gioco. Ma il lontano e nostalgico 1990 è anche l'anno dei Depeche Mode e di Madonna sulla cresta dell'onda. In Italia risuonano le note di Dalla (Attenti al lupo), Baccini (Sotto questo sole) e Ligabue (al primo album omonimo).

Nascono gli 883. E i Nirvana si preparano a Nevermind. A Sanremo vincono i Pooh con Uomini Soli. Amedeo Minghi e Mietta arrivano terzi cantando "Vattene Amore" (Trottolino Amoroso, Dudu dadadà). Ma l'Italia si sposta presto dal Festival della canzone a quello del calcio. Iniziano i Mondiali. Schillaci è l'eroe.

Baggio segna un gol meraviglioso alla Cecoslovacchia. Poi il sogno si spegne in semifinale contro l'Argentina di Maradona. Canterà più avanti proprio Max Pezzali: è la dura legge del gol...

IL MERCATO DEL 1990 - Vinceranno i tedeschi. Se Van Basten era stato il Pallone d'Oro del 1989, quello del 1990 va sull'altra sponda del tifo della città meneghina. È Lothar Matthäus. Nel mondo del calciomercato, nel 1989 che precede la cavalcata del Liverpool, Klinsmann completa il trio tedesco-nerazzurro che vincerà la Coppa del mondo (proprio con gol di Brehme). E Koeman va al Barcellona, nel solco della tradizione olandese poi campione d'Europa col Dream Team di Cruijff del 1992.

E tantissimi altri eventi. I Pistons vincono la NBA, ma l'MVP della stagione è Magic Johnson. Gelindo Bordin vince la maratona di Boston. Stefan Edberg batte Boris Becker a Wimbledon. E le future campionesse femminili Serena e Venus Williams sono solo due bambine, che si scattano una foto col presidente Ronald Reagan (che di lì a poco cederà la presidenza a George Bush padre).

NELLA POLITICA - In Italia al Governo c'è Giulio Andreotti, al sesto mandato. Cossiga è Presidente della Repubblica, e la nazione dà il suo addio a Sandro Pertini. Nell'Inghilterra del Liverpool, e degli hooligans e del "rapporto Taylor" che diede il via a importanti cambiamenti negli stadi, Margaret Thatcher si dimetterà proprio nel 1990.

THE WALL - Ma soprattutto, nel 1989, cade - simbolicamente e nella sua funzione strategica - il Muro di Berlino. Nel luglio del 1990 "The Wall" dei Pink Floyd verrà eseguita davanti a 160mila spettatori della Berlino riunificata e davanti a milioni di telespettatori.

AL CINEMA - Il 1990 - trent'anni fa mentre il Liverpool conquistava quello che, oggi, è il suo penultimo titolo - "A spasso con Daisy" vinceva l'Oscar. Robin Williams saliva sui banchi dei suoi studenti ne "L'attimo fuggente". "Nuovo cinema Paradiso" di Giuseppe Tornatore vinceva come miglior film straniero. Ma escono anche "Balla coi lupi", "Pretty Woman", "Ghost", "Quei bravi ragazzi", "Edward mani di forbice", "Il padrino parte III" e un super cult come "Mamma ho perso l’aereo". In Italia “Le comiche” con Pozzetto e Villaggio.

TENDENZE - La moda impone le camicie a fantasia, i jeans a vita alta. Giacche rigorosamente coloratissime e oversize. Tra “Non è la Rai” e “Beverly Hills 90210″. Ma c'è anche lo stile "grunge" tra camice a quadrettoni di flanella e pullover oversize alla Kurt Cobain.

Sono passati trent'anni dal titolo del Liverpool. In quel 1990 apriva il primo McDonald’s a Mosca. Esplodeva la moda degli orologi colorati di plastica da portare al polso. Veniva lanciato il Telescopio spaziale Hubble. I Tre Tenori - Plácido Domingo, José Carreras e Luciano Pavarotti - si esibivano per la prima volta alle Terme di Caracalla. I telefoni cellulari enormi si diffondevano sempre di più.
Ora è il passato. 30 anni di attesa. Per festeggiare il titolo al Liverpool, oggi, basterà uno smartphone.