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Premier: Man City o Liverpool campione? Guardiola: "Niente ansia", Klopp: "Zero pressioni"

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©Getty

A due giorni dai due match che decideranno la vincente della Premier, Guardiola e Klopp hanno parlato in conferenza stampa. "È solo una partita, niente stress. Dobbiamo pensare al nostro gioco senza perdere la calma. Poi nel calcio tutto può succedere", ha detto Guardiola. "Pressione? Noi non ne abbiamo", ha risposto Klopp, che poi ha aggiunto: "Il Wolverhampton non verrà ad Anfield per partecipare alle nostre feste". Domenica alle 17 i due match saranno trasmessi in diretta su Sky

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Domenica in Premier League si giocheranno gli ultimi novanta minuti di campionato che decideranno chi, tra Manchester City e Liverpool, sarà campione. Il City comanda con 90 punti, il Liverpool insegue a -1. I Citizens ospiteranno l'Aston Villa domenica alle 17, mentre i Reds ad Anfield giocheranno in contemporanea contro il Wolverhampton (entrambe le partite saranno trasmesse in diretta su Sky). Ma se per i tifosi la tensione c'è, non sembra essere lo stesso per Guardiola. Queste le parole di Pep in conferenza: "Stiamo preparando solo una partita di calcio, niente di strano. Non faremo nulla di nuovo o nulla di speciale. Zero. Il giorno prima della partita, tutti a casa propria con le famiglie. Arriveremo qui due o tre ore prima della partita e la prepareremo basandoci su cosa dovremo fare per vincere contro l'Aston Villa. E quando in campo ci sarà qualche dubbio, o se subiremo gol e soffriremo, dovremo attenerci al nostro piano, basarci su quello e continuare fino alla fine. Nulla di più: possiamo fare teorie o inventarci cose, ma è solo una partita di calcio. Come club non siamo stati in questa posizione così tante volte, quindi una volta che ci siamo dobbiamo essere ansiosi o nervosi? No, non esiste. Nel momento in cui inizi a pensare a cosa succede se vinci o se perdi, ti stai distraendo da ciò che devi fare tatticamente, dai movimenti dei loro attaccanti, dal fatto che loro sono bravi sulle punizioni, dal fatto se Coutinho e Buendia giocheranno insieme oppure no... Adesso è questa l'unica cosa a cui fare attenzione e l'unica cosa che conta".

"Nel calcio tutto può succedere"

Guardiola poi ha proseguito spiegando il suo pensiero: "Prima di vincere il nostro primo titolo, sembrava che sarebbe stato il momento più incredibile delle nostre vite e in parte è vero, ma il giorno dopo pensi: tutto qui? Perché il giorno dopo sorge il sole e la gente inizia a chiedere ancora di più. Ovviamente c'è soddisfazione, ma dopo due o tre giorni è tutto già quasi dimenticato e deve essere così. Il calcio è un gioco e quando usi la parola gioco può sempre succedere qualcosa. Per questo bisogna mettere tutto sul giusto piano, dicendo: ok, ci proveremo. Naturalmente desideriamo incredibilmente vincere e se ci dovessimo riuscire saremmo felicissimi, ma uno, due o tre giorni dopo le feste con la nostra gente si dovrà ripartire ancora".

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Klopp: "Il Wolverhampton non verrà qui per partecipare alle nostre feste"

Queste invece sono le parole dell'allenatore del Liverpool, Jurgen Klopp: "Quella del City contro l'Aston Villa è una partita alla quale non penso affatto, ne abbiamo già parlato abbastanza e penso che sia una mancanza di rispetto per il Wolverhampton che farà esattamente la stessa cosa. Non verranno qui per partecipare alle nostre feste o cose del genere. Verranno qui per vincere e prendersi i tre punti". E sulla pressione, Klopp ha detto: "Noi non abbiamo alcuna pressione, a parte quella di vincere una partita, ma questa è una cosa che ci capita da un po'. Quando hai qualcosa da perdere è diverso e noi non l'abbiamo, abbiamo vissuto situazioni del genere e sappiamo che non è facile ma credo che nella maggior parte delle volte le abbiamo gestite bene. Non ho motivi per pensare che il City non farà la stessa cosa, ma la situazione è diversa e noi abbiamo la nostra: diamo tutto, proviamoci e vediamo cosa succederà". 

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"Gerrard? Se potessi aiutare il Dortmund o il Mainz, lo farei"

Il suo Liverpool ha una piccola speranza in più: l''aiuto' di Steven Gerrard. L'ex leggenda del club, oggi allenatore dell'Aston Villa, giocherà proprio contro il Manchester City nell'ultima giornata di campionato e potrebbe avere un peso decisivo nella rincorsa al titolo della sua ex squadra. Queste le parole di Klopp sul collega: "Se avessi una partita da giocare e potessi aiutare il Dortmund o il Mainz avrei una movitazione in più. È così, ma io non gioco e neanche Stevie (Gerrard, ndr) gioca. È un peccato, ovviamente è molto più un peccato che non giochi Stevie, piuttosto che io non giochi", ha commentato ridendo prima di aggiungere: "Ovviamente siamo tutti esseri umani e io la penso così, ma non ha nessuna influenza. Sono sicuro che Gerrard la prenderà sul serio al 100%, non c'è bisogno che lo chiami o che gli mandi messaggi". 

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Klopp e la parata del 29 maggio

Infine, Klopp ha parlato anche della decisione del club sulla parata organizzata domenica 29 maggio, il giorno dopo la finale di Champions League, a prescindere da quale sarà il risultato: "Credo che celebrare la vita dia ragioni già sufficienti per festeggiare e comunque abbiamo già vinto la Coppa di Lega e l'FA Cup. Ora vediamo cosa succederà. Due anni fa dopo aver vinto la Premier non avevamo fatto la parata in città e anche questo è un motivo, anche se non l'unico. Sono molto felice di poter mantenere la promessa che avevo fatto, dicendo che quando sarebbe stato possibile, avremmo fatto una parata... È una cosa per noi: è per questo che vogliamo festeggiare, e non c'entra cosa pensano gli altri, anche perché non potrebbe interessarmi di meno. È solo per noi, per il Liverpool FC, per la gente. Vogliamo festeggiare il fatto che siamo insieme in questo momento, tutto qui, e per me è già abbastanza per organizzare una parata, anche senza trofei. Ma ne abbiamo già due e vediamo quanti altri ne avremo fino a quel momento. Comunque, qualsiasi cosa succeda il 28, il 29 sarà un grande giorno".

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