Manchester City, Cancelo salva un bambino autistico durante la festa per il titolo
manchester cityIl terzino destro portoghese durante i festeggiamenti per la vittoria del campionato ha protetto un bambino autistico che rischiava di essere calpestato dai tifosi durante l'invasione di campo. La madre del piccolo: "Cancelo lo ha abbracciato con entrambe le braccia e cercava di allontanare le persone, mio figlio era terrorizzato"
Qualche settimana fa Joao Cancelo ha conquistato per la seconda volta in carriera la Premier League con la maglia del Manchester City, ma la vittoria più importante per l'ex giocatore di Inter e Juventus è arrivata pochi minuti dopo il triplice fischio dell'ultima gara contro l'Aston Villa. I tifosi del City, infatti, dopo aver vinto ufficialmente il campionato hanno invaso il terreno di gioco dell'Ethiad per festeggiare. Proprio in quel momento Cancelo si è reso conto che un bambino, senza il suo intervento, sarebbe potuto finire a terra e avrebbe rischiato di essere calpestato dai tifosi dei Citizens. Il terzino portoghese non ci ha pensato due volte ed è intervenuto per proteggere il bambino, scongiurando così il peggio.
La madre del bambino: "Non ci sono parole per ringraziare Cancelo"
A raccontare il gesto di Cancelo è stata Lauren Hoyle, madre di Ollie. Il piccolo di 10 anni soffre di autismo e disprassia e non appena ha sentito il fischio finale ha iniziato a correre: "Non è consapevole dei pericoli che può correre, era eccitato ed è decollato verso il campo - spiega la madre a MEN Sport. Va spesso allo stadio con suo padre, io guardavo la partita in televisione e ho visto Lee correre nel campo ma non Ollie. Ero nel panico e ho cercato subito di chiamare il padre". Poi l'intervento di Cancelo: "Lo ha preso e tirato indietro, abbracciandolo con entrambe le braccia come se fosse un orso. Gli ha dato un bacio sulla parte superiore della testa e cercava di spingere le persone indietro. Mio figlio era terrorizzato. Se non fosse stato per Cancelo, che ha dato il tempo al papà di ritrovare Ollie, sarebbe potuta essere un'altra storia. Non credo ci siano parole per ringraziarlo: era il secondo giocatore preferito di mio figlio prima che accadesse il tutto, ora sarà sicuramente al primo posto".