I ‘Magpies’ tornano in Champions vent’anni dopo l’ultima volta. Merito della nuova proprietà araba, di una squadra valorizzata da Howe. Con i tifosi tornati a sognare come ai tempi di Shearer. Il Newcastle è già sicuro del posto in Champions, il Brighton di De Zerbi invece cerca l'aritmetica certezza dell'Europa League nel recupero di Premier contro il City di stasera alle 21 su Sky Sport Uno e Sky Sport Football
Come scrisse un tempo lontano un geordie doc come Sting in “Walking on the moon”, sarà un po’ come camminare sulla luna. Il Newcastle torna in Champions League, 20 anni dopo l’ultima volta, uno e mezzo dopo aver rischiato di retrocedere. È chiaro che dentro questa festa ci siano gli oltre 250 milioni spesi sul mercato dalla nuova proprietà araba, ma sul come sia arrivato a questo traguardo il Newcastle, bisogna andare anche un po’ oltre. Alla domanda sul come, la risposta è ironicamente Howe, quello con la ‘e’ finale. Quando arrivò, l’8 novembre 2021, i ‘Magpies’ erano penultimi con 5 punti in 11 partite. Lui, con idee e investimenti, in 18 mesi li ha portati in Champions come solo sir Kenny Dalglish e sir Bobby Robson erano riusciti a fare prima.
Newcastle, il segreto di una squadra tornata grande
Joelinton è uno dei più grossi marchi di Howe. Trasformato da attaccante poco prolifico a mezz’ala ‘tuttocampista’ che corre, recupera e segna più di quando era un 9. Così come ha iniziato a fare la differenza Almiron, a dare geometrie Bruno Guimaraes, a segnare a raffica Callum Wilson. Il New…Castle, una squadra nuova. “We’re going to Italy” cantavano i geordies a fine partita, ricordando le notti europee di 20 anni fa, vissute proprio da queste parti. come quella in cui Shearer fece doppietta a San Siro. ovviamente per il grande ritorno, Alan era lì, ad applaudire la squadra della sua vita. Sting invece stavolta non c’era, ma questa camminata sulla luna sopra il Tyne l’aveva già prevista.