Carragher, concerto al Cavern per la leggenda del Liverpool

A Liverpool ci sono due famose cattedrali: quella cattolica e quella anglicana. Ma in fondo, perdonate il pensiero un po’ blasfemo, ci sono altri culti e altri luoghi, a modo loro, ‘sacri’. Uno è senza dubbio Anfield, tempio della squadra guidata da Klopp. L’altro è il Cavern, locale da leggenda dove, gli altri eroi -quelli non calcistici, e forse assoluti, per intenderci- i Beatles, tra il ’61 e il ’63, hanno suonato ben 292 volte.

Musica e calcio

Possiamo non considerarlo un luogo di culto? Bisogna farlo, in una città che vive in modo totale proprio questi due elementi: musica e calcio. E se ad Anfield non si gioca finché non risuonano delle note, quelle di You’ll never walk alone di Gerry and the Pacemakers, al Cavern è impossibile non vedere le tracce di sport. Tanti gli esponenti del pallone che, negli anni, hanno visitato il pub (ve lo ricordate Antonio Conte in pellegrinaggio nei camerini in compagnia del nostro Gianluca Di Marzio?).

Carragher: leggenda, opinionista e…rockstar

Lì le band suonano dalle 11 di mattina all’una di notte e, tra un concerto e l’altro, è impossibile non notare foto, autografi e maglie appese. Rappresentanza bipartisan: esposte ci sono anche le divise della storia dell’Everton. Per esempio quella di Richarlison e, scelta non del tutto casuale, quella di Lennon. Aaron, l’ex calciatore, omonimo del mito più amato John. Ma una delle magliette da gioco più ammirate è quella rossa di Jamie Carragher che da queste parti è una leggenda vera.  E se pensate che lo sia ‘soltanto’ per le più di 700 presenze in maglia Liverpool sbagliate di grosso: ormai Carra è un’acclamata rockstar. La prova c’è: sono le immagini postate sui social del locale dell’ultimo dei concerti fatti dall’ex difensore e attuale opinionista di Sky Sports Uk. In queste ultime ore infatti è salito, e non è una novità, su uno dei palchi più famosi di Inghilterra in compagnia del cantautore scouser Jamie Webster.

Community e Premier, si riparte il 6 agosto

Insomma, anche gli opinionisti ne approfittano per riposare e dedicarsi ad altre attività. Anche perché per tornare in campo, in Inghilterra, bisogna aspettare ancora un po’. Da quelle parti si comincia presto a giocare, con il Community Shield del 6 agosto e la Premier che si apre qualche giorno dopo, l’11. Ma, almeno a luglio, niente appuntamenti ufficiali se non, chiaramente, i ritiri delle squadre e qualche tournèe in giro per il mondo. Oppure, ecco, qualche concerto.

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