La Premier League è un esperimento sociale
focusGli spunti di riflessione della terza giornata di Premier League oltrepassano ampiamente i confini del calcio....
Ciao, Darwin!
L’esperimento sociale di Klopp a St. James’ Park produce una rimonta da sogno ma soprattutto un maestrale che allontana i nuvoloni minacciosi delle prime due giornate. Sotto di un gol e di un uomo, si accende dal nulla la stella di Darwin Nunez. L’uruguaiano entra e segna una doppietta consacrando l’angolo alla destra di Pope come il turning point, forse, della sua carriera in Red. Dal settore ospiti più alto della Premier League, raggiungibile solo dopo 140 gradini in salita e con una buona condizione fisica, si alza il coro “Nunez, Nunez, Nunez”. Sul web qualcuno ha la brillante idea di inventare un modulo di scuse consegnabile all’attaccante in persona. Se anche voi lo avete sottovalutato, sbizzarritevi con la motivazione.
La nota di merito va anche a Klopp che dopo l’espulsione di van Dijk rinuncia a Luis Diaz, rischiando Alexander-Arnold già ammonito. Per tutto il resto c’è Alisson.
Non è una scienza esatta
La meraviglia del calcio, o l’atrocità, si materializza quando al 30’ di Brighton-West Ham, la Premier League regala il dato sui passaggi completati.
Il calcio non è una scienza esatta, non è di certo una scoperta contemporanea. Ma la frustrazione di De Zerbi è piuttosto condivisibile. Il West Ham decide di cambiare strategia rispetto all’ultima partita di marzo quando finì 4-0 per il Brighton. Nessun pressing alto. Il nuovo arrivo Edson Alvarez davanti alla difesa, Paquetà largo. Attesa e ripartenze. Letali. Bowen segna il gol del weekend pattinando sul pallone di Benrahma prima di imbucare. Pochi minuti prima aveva ricevuto un biglietto da Moyes: “Copri!”. “Meno male che non l’ho ascoltato” rivela nel post partita. Tutto è bene quel che finisce bene.
Ange-L Postecoglu
Alzi la mano chi non ha googlato Ange Postecoglu nelle ultime due settimane. Per molti un uomo sconosciuto dal nome impronunciabile neanche troppo tempo fa, oggi il manager australiano è l’uomo che ha strappato dalla bocca di tutti il nome di Harry Kane, quello che JK Rowling se fosse una tifosa degli Spurs definirebbe “He-who-must-not-be-named”. Il Tottenham vince anche a Bournemouth con un altro clean sheet. Maddison scherza con i tifosi avversari che gli ricordano che Southgate non è esattamente il suo primo fan. Con queste prestazioni, lo diventerà. Ma tornando a Postecoglu, domenica ha compiuto 58 anni. Il regalo più originale è di Robbie Williams. Questa cover di Angel supera di gran lunga l’originale.
Un abbraccio, a presto
Se mai doveste scrivere un messaggio a Tony Flanagan, ex campione di Boxe e tifoso del Manchester City, potreste concluderlo così. Anche perché sì questa foto meriterà un quadretto a casa, ma per un po’ gli costerà l’ingresso in ogni stadio di Premier League. Detto questo Haaland forse meritava una manifestazione d’affetto così dopo aver sbagliato un rigore in un pomeriggio in cui il City non brilla a Sheffield ma vince grazie al problem-solver più spietato di sempre, Rodri. 9 punti e testa solitaria, anche perché il Fulham fa lo scherzo a un Arsenal infreddolito e insicuro. 2-2 e il settore ospiti manda baci allo stadio. Un abbraccio, a presto.