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Zaniolo: "La Roma è una ferita. Spalletti sincero"

le parole

L'ex giallorosso si racconta in un'intervista rilasciata al quotidiano La Repubblica: "La Roma? Provo un grande amore per i tifosi, i miei compagni, la squadra, la città, e loro nei miei confronti". E su Spalletti: "E' preparatissimo"

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Dal suo presente in Inghilterra, all'Aston Villa, al suo passato in giallorosso. Nicolò Zaniolo riavvolge il nastro e torna a parlare della Roma (e non solo) nell'intervista rilasciata al quotidiano La Repubblica. "Nomi non ne faccio, le guerre mediatiche non mi piacciono. Ma alla Roma le cose potevano finire in modo diverso: provo un grande amore per i tifosi, i miei compagni, la squadra, la città, e loro nei miei confronti. È una delusione che ho provato. lo ho delle responsabilità, ma anche altre persone. Quando ci sono casini così vuol dire che tutti ci abbiamo messo del nostro. Ma del passato non voglio parlare, ora sono in Premier e penso al futuro".

"Mou ci ha fatto arrivare carichi a Tirana"

Anche se del recente passato e della finale di Conference a Tirana ha parlato: "I giorni precedenti Mourinho ha chiesto a tutti: siete pronti? Per tanti era la prima finale europea. Ci ha aiutato, ci ha detto che se eravamo arrivati lì era per tutto quello che avevamo fatto in campo e che il merito era solo nostro. Ci ha fatto arrivare carichi a giocarla". Zaniolo svela di aver scelto il numero 22 perché è la data del compleanno di sua mamma, ma anche per Kakà, suo idolo: "Il mio mito da sempre. Se mi hanno mai offerto il 10 di Totti? Non lo avrei accettato mai: ti mette una pressione addosso che non serve. Le pressioni a Roma ci sono a prescindere, la piazza vuole tanto e chiede tanto: tutti sappiamo di chi era quella maglia e non ci ho mai nemmeno pensato di prenderla".

"Difficile trovare persone come Spalletti"

Vive in Inghilterra, dove può girare con gli amici e fare una passeggiata con la famiglia senza problemi. "In Italia è faticoso. Qui sto bene, mi sto abituando anche al clima", ha dichiarato Zaniolo. Senza troppi grilli per la testa, a differenza di come viene descritto da alcuni: "Posso divertirmi, andare a ballare, ma non sono come mi descrivono. Mi alleno tutti i giorni, gioco, poi una volta a settimana vado a ballare. Mi serve a staccare la testa". Oggi si ritrova in Nazionale, con Spalletti: "Mi è sembrato subito un allenatore diretto, preparatissimo, che sa cosa vuole che tu faccia in campo. Se vai bene te lo dice, se è male te lo dice in faccia. Preferisco che una persona mi dica “Sei scarso”, piuttosto che ti prometta mille cose e non mantenga nulla. Molti lo fanno, lo hanno fatto e lo faranno sempre, nel calcio. Non è facile trovare persone come Spalletti”.