Il padre di Luis Diaz torna a casa: "Mio figlio mi ha detto di tenere duro e riprendermi"
colombiaDopo 12 giorni di prigionia, il padre di Luis Diaz è tornato a casa. Le sue prime parole: "La prima cosa che ho fatto è stata chiamare mio figlio, mi ha detto di tenere duro e trovare la forza di riprendermi". Visibilmente emozionato ringrazia chi gli è stato vicino e lancia un appello al suo paese: "Deponiamo le armi, lavoriamo per la pace in Colombia"
Dopo 12 giorni di prigionia, nella giornata di oggi, 10 novembre, il padre di Luis Diaz, punta del Liverpool e della nazionale colombiana, è tornato a casa. Nella giornata di ieri, 9 novembre, era stato rilasciato a Valledupar in buono stato di salute e senza segni di maltrattamenti - era stato rapito dal gruppo Eln mentre si trovava sul suo furgone nella zona rurale di Barrancas, a La Guajira – e oggi arrivano le sue prime parole in occasione di una speciale festa per il suo ritorno. Rivela che la prima cosa che ha fatto dopo essere stato liberato è stata chiamare suo figlio: "Mi ha detto di tenere duro e di trovare la forza di riprendermi dopo quello che è accaduto”.
“Ringrazio Dio per questa seconda possibilità e adesso chiedo la pace in Colombia”
Visibilmente emozionato, Luis Manuel Diaz, padre dell’attaccante del Liverpool, ringrazia il cielo e chi gli è stato vicino: “Voglio ringraziare Dio per la seconda possibilità che mi ha dato, e tutte le persone di Barrancas". Lancia poi un appello al suo paese: "Deponiamo le armi, prendiamo penna e taccuino, lavoriamo per far sì che ci sia la pace in Colombia”. Ha infine rivelato che non è stato chiesto alcun riscatto per far sì che potesse tornare a casa a riabbracciare i suoi cari.