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Guardiola: "Perché parlo ai giocatori in campo dopo le partite? Per il mio ego"

LA BATTUTA

Nemmeno nella conferenza stampa alla vigilia della partita con l'Aston Villa è venuta meno la vena ironica di Pep Guardiola. Alla richiesta del motivo per cui parlasse con i suoi giocatori in campo subito dopo la fine delle partite, lo spagnolo ha risposto così: "Lo faccio per il mio ego, ho bisogno delle telecamere e poi mi piace rimproverare i giocatori per avere tutti i complimenti per me"

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Lo ha fatto anche dopo il pareggio contro l'Arsenal. Appena finito il big match di Premier in programma a Pasqua, Pep Guardiola era andato a cercare Jack Grealish per dargli istruzioni. Una scena che si ripete spesso dopo le partite del Manchester City: al triplice fischio, l'allenatore spagnolo va subito da alcuni dei suoi giocatori per dare suggerimenti e consigli, magari ragionare su cose che potevano essere fatte diversamente nei 90 minuti appena terminati. E nella conferenza stampa odierna, alla vigilia del turno infrasettimanale contro l'Aston Villa, a Guardiola è stato chiesto conto di questa sua abitudine. L'allenatore ha optato per l'ironia: "Lo faccio per le telecamere. Per il mio ego. Sono la persona più famosa della squadra e ho bisogno che le telecamere facciano addormentare il mio ego con incredibile soddisfazione, questa è la ragione. Cerco sempre di criticare i giocatori e di fare in modo che si sentano pessimi, così quando Erling (Haaland, ndr) segna 3 gol i complimenti devono essere per me, non per loro. Il mio consiglio la prossima volta è di non riprenderci e non ci saranno problemi."

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