In Evidenza
Tutte le sezioni
Altro

Per continuare la fruizione del contenuto ruota il dispositivo in posizione verticale

Ortega come Dibu Martinez: una parata ‘mondiale’ che può valere la Premier. VIDEO

VIDEO

Ci sono le mani, anzi, i piedi di Stefan Ortega Moreno su quella che potrebbe essere la sesta Premier League vinta da Guardiola al Manchester City. Nel recupero della 34^ giornata contro il Tottenham, su un campo stregato per i Citizens, la parata del secondo portiere su Son nel finale ha permesso ad Haaland e compagni di sorpassare l'Arsenal alla vigilia dell'ultimo turno. Un intervento che ha ricordato quello di Martinez in finale ai Mondiali su Kolo Muani e che ha reso felice anche lo stesso Dibu

Condividi:

"Farci una croce sopra". Lo si dice per dimenticare qualcosa, passare a un nuovo capitolo, ricominciare daccapo. In questo caso la croce l'ha fatta Stefan Ortega Moreno, portiere di riserva del Manchester City, sulle speranze dell'Arsenal di tornare a vincere la Premier League dopo 20 anni. La sua parata "a croce" su Son a pochi minuti dalla fine di Tottenham-City, col risultato sull'1-0 per gli ospiti, ha salvato Guardiola ed evitato ai campioni in carica di rimanere appaiati ai Gunners a un turno dalla fine del campionato con sia la differenza reti che gli scontri diretti a sfavore. A 90 minuti dal gong, il City ha 88 punti, due in più dell'Arsenal e domenica affronteranno rispettivamente West Ham ed Everton in casa. 

leggi anche

Premier League, la classifica aggiornata

Un'azione che ricorda Martinez e... Gerrard

L'occasione di Son e la parata di Ortega sono un riassunto degli ultimi anni di storia del calcio e della Premier. A partire dell'intervento del portiere tedesco di origini spagnole, entrato al 69' al posto di uno stordito Ederson, messo quasi ko da un colpo di Romero, ma arrabbiatosi tantissimo con Guardiola al momento del cambio. Un inaspettato protagonista a sorpresa, arrivato a parametro zero al City nell'estate 2022, decisivo in una delle stagioni più interessanti e tirate degli ultimi anni in mezzo a campioni costosissimi e dall'alto valore di mercato. Un intervento quasi identico a quello di Emiliano Martinez nell'ultima finale dei Mondiali tra Argentina e Francia. Lì il "Dibu", altro eroe non annunciato, "fece una croce" sulle speranze di bis mondiale della Francia, diventando il peggior incubo del povero Kolo Muani. In Qatar fu decisiva la gamba sinistra, nel New White Hart Lane quella destra. E pensare che nel nuovo stadio degli Spurs, inaugurato nel 2019, il City non aveva mai vinto e segnato in Premier. Ortega ha imitato Martinez e lo ha reso anche felice, visto che il risultato del Tottenham ha permesso all'Aston Villa del Dibu di tornare in Champions League dopo 41 anni. Chissà se il suo collega lo ringrazierà, di sicuro lo ha già ringraziato Akanji, che aveva clamorosamente regalato a Son la chance del pareggio. La sua palla persa a centrocampo aveva ricordato l'errore fatale di Gerrard in Liverpool-Chelsea del 2014. Anche in quel caso la Premier la vinse il Manchester City. 

La storia di Ortega: dai margini del calcio tedesco al City

32 anni il prossimo novembre, finora Ortega non aveva fatto molto per far parlare di sé. Cresciuto nel settore giovanile dell'Arminia Bielefeld, aveva sempre giocato con la squadra nerazzurra e con quella meno nobile di Monaco di Baviera, il Monaco 1860, in Zweite Bundesliga, la Serie B tedesca. Con il Monaco era addirittura retrocesso in terza serie, ma con l'Arminia si guadagna la Bundesliga nel 2020. Gioca due anni ad alti livelli e, nonostante la retrocessione nella seconda stagione, riceve la chiamata di Guardiola. Pochissimi gettoni lo scorso anno ma, grazie a qualche acciacco di Ederson, nel 2023/2024 ha avuto più occasioni per mettersi in mostra e ripagare la scelta dell'allenatore spagnolo, a cui non era sfuggito il suo senso della posizione nella copertura della porta. Lo stesso Haaland, suo malgrado, ne aveva sperimentato la qualità della parata a croce.

Lo svenimento e la resurrezione di Guardiola

Forse però, quando ha visto Son involarsi verso la porta, Pep non credeva che il suo portiere ce l'avrebbe fatta a fermare il coreano. L'allenatore è praticamente crollato a terra subito dopo la palla persa di Akanji, salvo poi rialzarsi per l'intervento miracoloso del suo portiere. "Ci ha salvato con una parata incredibile, altrimenti l'Arsenal avrebbe vinto la Premier. Negli 1 vs 1 Stefan è uno dei migliori portieri che abbia mai visto in vita mia", ha detto Guardiola nel post-pasrtita a Sky Sports Uk. Un complimento doppio detto da chi per anni ha allenato Manuel Neuer, il portiere che più ha sublimato e diffuso la parata a croce negli ultimi anni. Ci voleva un altro tedesco, dopo un argentino, a renderla ancora più epica.