Sir Alex Ferguson compie 80 anni: la carriera, le vittorie, i suoi giocatori
Dal primo trofeo (con l'Aberdeen) all'ultima partita, un incredibile 5-5. Passando per i giocatori scoperti e lanciati, le vittorie "miracolose", il titolo di "Sir" e una via che porta il suo nome vicino allo stadio. Fino alla prima colazione in compagnia di sua moglie: a 71 anni...
FAMIGLIA OPERAIA, PASSATO DA CALCIATORE
Alex Ferguson nasce il 31 dicembre del 1941, in una famiglia operaia, e cresce nei sobborghi di Glasgow. Il padre è manovale in un cantiere navale e lui inizia a lavorare in fabbrica (attivandosi anche per migliorare i sindacati dei lavoratori), tentando contemporaneamente la strada del pallone. Diventerà un calciatore (come il padre), arrivando a giocare anche nei Rangers, ma senza mai uscire dai confini scozzesi.
ALLENATORE A 23 ANNI
È come allenatore che si rivela presto un predestinato: inizia la carriera a 32 anni (anche se già dall'età di 23 allenava squadre giovanili), guidando l’East Stringshire, per poi passare al Saint Mirren, che nel giro di tre stagioni porta nella massima serie. Esonerato l’anno dopo nonostante la salvezza, viene chiamato dall’Aberdeen. E lì comincia a farsi conoscere…
IL SUO PRIMO TRIS NON E' ALLO UNITED
Alla guida del club scozzese resta per 8 stagioni e mezza, vincendo il campionato per tre volte, la Coppa di Scozia 4 volte e la Coppa di Lega. Il 1983 è l’anno magico, in cui l’Europa si accorge del suo talento: oltre alla coppa nazionale mette in bacheca la Coppa delle Coppe (2-1 in finale al Real Madrid) e la Supercoppa Europea
CT E POI MANAGER
Contemporaneamente, la Scozia gli affida la panchina della nazionale per i Mondiali del 1986, dove esce al primo turno. Poco dopo, nel novembre del 1986, inizia la sua storia d’amore con il Manchester United. Una favola che durerà 27 stagioni
LA PRIMA COPPA ARRIVA DOPO TRE ANNI
Eppure, al Manchester United, Ferguson non inizia subito a vincere: il primo trofeo arriva solo dopo tre anni e mezzo, con la Coppa d'Inghilterra nel 1990. Ma da quel momento in poi la bacheca dell’Old Trafford andrà costantemente allargata
27 STAGIONI, 38 TROFEI
Alla guida dello United vince 13 campionati inglesi (un record), 5 FA Cup, 4 Coppe di Lega, 10 Community Shield e, fuori dai confini inglesi, la Champions (due volte), l’Intercontinentale, il Mondiale per Club, la Coppa delle Coppe, la Supercoppa Europea. Un totale di 38 trofei
IL "TREBLE" DEL 98/99
Tre di questi nella stagione 1998-99, quella del “treble” (prima che si chiamasse "triplete"). Che inizia con la vittoria in campionato davanti all’Arsenal, prosegue con quella nella Coppa nazionale (battendo sempre i Gunners) e si conclude in uno dei modi più incredibile che la storia del calcio ricordi: la finale di Champions League vinta contro il Bayern Monaco ribaltando il risultato nei minuti di recupero
IL TOCCO MAGICO
Sotto 1-0 dal 6’, il Manchester United la ribalta con le reti di Sheringham (91’) e Solskjaer (93’), entrambi entrati nel finale, mossa che non fa altro che alimentare il mito di Sir Alex
QUANDO SIR ALEX DIVENTA "SIR"
Il 20 luglio 1999 diventa ufficialmente “Sir”, nominato dalla regina Elisabetta II Commendatore dell'Ordine dell'Impero Britannico
IL BIS IN CHAMPIONS
La seconda Champions arriverà nel 2008, vincendo ai rigori contro il Chelsea. Nella serie finale sbaglia solo Cristiano Ronaldo (ma Terry, scivolando sul dischetto, fallisce il match point), che peraltro aveva portato in vantaggio i Red Devils nei minuti regolamentari, prima del pareggio di Lampard
LE SUE "SCOPERTE"
Quel Ronaldo che anni prima, nel 2003, lui aveva fortemente voluto, strappandolo allo Sporting Lisbona. E qui si apre il grande capitolo relativo ai giocatori “scoperti” da Ferguson
LA TRADIZIONE DEI 7
Il "7", al Manchester United, è un numero mitico. Prima di "CR", ad esempio, l'aveva vestito Cantona, altro fenomeno voluto da Ferguson per rendere grandi i Red Devils
AMORE E ODIO CON DAVID BECKHAM
Ma il giocatore più rappresentativo (e altro numero 7) tra quelli lanciati nel grande calcio da Sir Alex è probabilmente David Beckham. Protagonista anche di episodi al limite con lo scozzese - famoso il lancio dello scarpino dell'allenatore verso il suo numero 7 -, lo Spice Boy è cresciuto nel settore giovanile dello United e a 17 anni da poco compiuti ha trovato l'esordio in prima squadra. Da lì, fatta eccezione per un brevissimo prestito al Preston, ha giocato con i Red Devils e Ferguson fino al 2003, vincendo tutto
IL RITIRO CON SCHOLES
Della stessa generazione di Beckham ha fatto parte Paul Scholes che, a Manchester, ha giocato per tutta la sua carriera, ritirandosi nel 2013 proprio insieme a Sir Alex Ferguson. Con lui il debutto (con gol) il 24 settembre 1994
I RECORD CON GIGGS
Lo straordinario vivaio dei Red Devils coltivava in quegli anni anche il talento di Ryan Giggs, debuttante in Premier proprio grazie a Ferguson. Anche lui ha vestito sempre la stessa maglia, fino a quando ha appeso gli scarpini al chiodo nel 2014: 930 gettoni complessivi che lo rendono il leader assoluto per presenze con il club e 37 trofei, il più vincente di tutti i tempi del calcio inglese. Numeri che spiegano come i due - tecnico e allenatore - abbiano influito l'uno sulla carriera dell'altro e viceversa
I SUOI CAMPIONI
Infinito l'elenco degli altri campioni che ha scoperto, lanciato o valorizzato: i fratelli Neville, Roy Keane, Peter Schmeichel, Nicky Butt, Wayne Rooney...
COLAZIONE CON LA MOGLIE
La nuova vita di Ferguson è cominciata un mattino di maggio 2013, nella sua casa di Wilmslow, a 25 minuti dall'Old Trafford: “Per la prima volta in quarant'anni potevo fare colazione con mia moglie ed era una cosa straordinaria”, ha spiegato Ferguson. “Prima ero sempre fuori alle 6.20 del mattino o giù di lì”. Aveva deciso di ritirarsi. La sua ultima partita è un inno allo spettacolo del calcio, un 5-5 sul campo del West Brom
LA STRADA COL SUO NOME
Nell'ottobre del 2013 gli viene anche dedicata una strada, vicino al suo Old Trafford. E negli ultimi anni itifosi dello United lo hanno sempre omaggiato e ricordato in ogni occasione. Fino all'80° compleanno, con l'enorme messaggio di auguri esposto in tribuna prima della gara contro il Burnley
