LA FOTOGALLERY. Da Platini a Pjanic, passando per Baggio, Del Piero e Pirlo e senza dimenticare Dybala: la Juventus ha da sempre in squadra uno specialista dei calci piazzati. Una carrellata di "maledette", tiri a giro e arcobaleni: chi è il migliore?
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Una carrellata di geni, di artisti del calcio di punizione: con la maglia della Juventus ne abbiamo visti parecchi negli ultimi decenni. Difficile stabilire chi sia il migliore in questa specialità, più semplice ricordare le loro prodezze rimaste impresse nella memoria di tutti i tifosi… e dei portieri avversari -
A dominare dal limite dell’area, negli Anni Ottanta, era Michel Platini: uno stile inimitabile, una facilità di calcio unica associata all’imprevedibilità tipica del genio. In tutto, 13 gol su punizione in Serie A. Poteva calciare con la stessa abilità all’incrocio dei pali o rasoterra sotto alla barriera: e il portiere, non sapendo mai cosa aspettarsi, il più delle volte restava fermo -
Una delle sue punizioni più celebri in bianconero è probabilmente quella dipinta contro la Roma il 6 marzo 1983. Lo scudetto andrà ai giallorossi, ma la Juventus si toglie lo sfizio di batterli all’Olimpico: il gol di Le Roi pareggia la rete del vantaggio di Falcao (foto da internet) -
Anni dopo, nel marzo 2015, la parabola disegnata da Tevez ricorderà a molti quel calcio di punizione di Platini: stesso avversario, stesso campo, stessa zolla, stessa maglia numero 10 sulle spalle. Anche in questo caso si tratta di sfida al vertice: risultato finale 1-1 -
A segnare la prima metà degli Anni Novanta in bianconero è la classe purissima di Roberto Baggio. Prediligeva le zolle al limite dell’area, le sue parabole a giro a scavalcare la barriera erano poesia -
In Serie A Baggio mette a segno 21 calci di punizione, di cui 8 con la maglia bianconera, ma le sue perle più preziose sono quelle esibite in Coppa Uefa: i tifosi della Juventus ricordano bene la ragnatela tolta dall’incrocio al 90° nella semifinale del 1993 contro il Psg o quella al Borussia Dortmund nel 1995 -
Quando il testimone passa da Baggio a Del Piero, tocca a Pinturicchio iniziare a dipingere. Ben 22 gol su punizione in Serie A, disseminati nell’arco dei suoi 19 anni in bianconero. Quella che Del Piero reputa la più bella è una punizione contro il Bologna nel 1998: distanza proibitiva per molti, calcio perfetto nel sette. Tra le più importanti, però, c’è il potente destro con cui nel 2006 beffa Julio Cesar sul suo palo, mentre il portiere interista si aspetta la conclusione sopra alla barriera: 2-1 decisivo a 5’ dalla fine -
Come in una favola, Del Piero segna su punizione anche alla 700.a presenza in bianconero, nell’anno del suo addio. L’11 aprile 2012, contro la Lazio, il risultato è bloccato sull’1-1: all’82° il gol che si rivelerà fondamentale per la conquista del primo scudetto di Conte -
L’addio di Del Piero non priva la Juventus dell’arma del calcio da fermo, dato che in squadra c’è ancora un certo Andrea Pirlo, che ha reso la “maledetta” il suo marchio di fabbrica. Nel 3-0 al Napoli del 10 novembre 2013 Reina può studiare da posizione privilegiata l’effetto Magnus, con la palla che gli piove improvvisamente alle spalle dopo aver superato la barriera a 95 km/h -
Forse il gol-scudetto del terzo titolo di Conte. Lo segna Pirlo al minuto 89 della partita contro il Genoa, che i bianconeri rischiano anche di perdere (Buffon para un rigore a Calaiò) e che non si sbloccava. Dal limite dell’area, classica pennellata a giro -
Il 21 di Pirlo passa sulle spalle di Dybala e l’argentino lo onora anche su calcio di punizione: 3 gol così, finora, per lui, con Karnezis dell’Udinese come vittima preferita, “bucato” nel 4-0 del 17 gennaio 2016 e nel recente 2-1 del 15 ottobre -
L’altra pennellata, contro il Verona, è la sua prima in bianconero. In tutto la Joya è a 4 gol su punizione in A, visto che uno l’aveva già realizzato con la maglia del Palermo. A quota 5 c’è un altro celebre 21 bianconero: Zidane -
E adesso che si è sbloccato anche lui, per i portieri avversari sono guai seri. Pjanic, che con la maglia della Roma aveva dimostrato di essere il degno erede di Juninho Pernambucano (da cui ha appreso l’arte al Lione), ha segnato il suo primo gol su punizione da quando è alla Juventus contro il Chievo, nel 2-1 della scorsa giornata. Anche se… -
Anche se il bosniaco, a fine partita, ci ha tenuto a ricordare come avesse già segnato su punizione con la maglia della Juve a chi gli chiedeva spiegazioni riguardo al suo “digiuno”. “Il mio ultimo gol su punizione? Quello contro il Milan”, ha risposto riferendosi alla rete annullata nella sconfitta a San Siro. Il bosniaco è ora a quota 12 gol su punizione in 5 anni di Serie A -