Esclusiva Gasperini: "La Juventus si può battere"

Serie A
Gian Piero Gasperini, l'allenatore dell'Atalanta che sta facendo sognare una città intera (Foto Getty)

Gian Piero Gasperini, allenatore dell’Atalanta dei miracoli, parla a Sky Sport: “Dopo i primi risultati negativi sono stato vicino all’esonero”. Sulla sfida di sabato contro la Juventus: “Si può battere, anche se sul suo campo quest’anno non ci è riuscito nessuno”

Sabato sera allo ‘Stadium’ di Torino andrà in scena Juventus-Atalanta. Sarà però una sfida insolita, grazie all’ottimo campionato che stanno disputando i ragazzi di Gasperini, 5° in classifica a 28 punti, 1 in meno dal secondo posto e 5 dal 1°, occupato dai bianconeri di Massimiliano Allegri. Il nostro inviato, Matteo Barzaghi, intervista l’allenatore del momento, Gian Piero Gasperini, che con una vittoria contro la Juventus otterrebbe il record di vittorie assolute nella storia della squadra bergamasca (7).

La decisione - “Quest’estate ero ad Amalfi con Reja, spingeva perché io andassi a Bergamo, mi decantava la società. All’inizio ero un po’ scettico, non ero del tutto convinto, poi però ho parlato con il presidente Percassi e i suoi figli ed è scoccata la scintilla”.

Possibile record – “Abbiamo la possibilità di entrare nella storia dell’Atalanta, centrando la settima vittoria di fila che qui a Bergamo non è mai successo a nessuno. Per ora abbiamo eguagliato le 6 vittorie e vincere a Torino sarebbe una cosa straordinaria”.

La scommessa
– “Dopo tanti anni sulla panchina del Genoa avevo bisogno di un’altra sfida, di una conferma in un’altra piazza, altrimenti si diceva che lavoravo bene solo a Genova, nonostante ci sia stato molti anni”.

L’inizio di stagione –
“Inizialmente i risultati non arrivavano e non siamo stati fortunati. La critica era molto pesante e sono stato anche vicino all’esonero. Il presidente però è stato molto chiaro e forte su questo, anche se non so quanto avrebbe potuto resistere”.

Europa: perchè sì, perchè no – “Nelle ultime 10 partite abbiamo dimostrato di meritare di vincere le gare e ne abbiamo vinte tante. Purtroppo non bastano 10 partite per andarci, ce ne vogliono altre 20”.

Problema giovani
– “In Italia abbiamo chiuso troppo i giovani, abbiamo mangiato il loro futuro. Ma questo non è successo solo nel calcio". Gasperini poi parla dei singoli giovani che ha lanciato quest'anno alla guida della squadra bergamasca: "Gagliardini è il Pogba bianco, Caldara ha una maturità incredibile, Kessiè è una forza della natura, Conti è un piccolo Tardelli, Petagna ha caratteristiche di diversi attaccanti del passato".

Futuro alla Juventus - Alla domanda su un possibile incarico sulla panchina dei bianconeri, Gasperini spiega: "Come si può dire di no? Un terzo della mia vita l'ho trascorso alla Juventus, prima come giocatore e poi come allenatore dei giovani. Anche se sono stato più vicino ad allenare il Torino che i bianconeri".

Effetto Leicester - Non è un caso che l'Atalanta venga paragonata al Leicester, il club inglese allenato da Claudio ranieri, capace nella scorsa stagione di vincere la Premier League contro tutti i pronostici: "Il paragone mi inorgoglisce, anche se è un pò diverso. Loro sono stati in grado di tenere un ritmo elevatissimo per tutta la stagione, noi siamo fermi solo a due mesi e mezzo". Infine alla domanda su una possibile vittoria dello scudetto, l'allenatore di Grugliasco risponde così: "Posso andare a casa a piedi, anche un pò più in là".